Parlamento in MoVimento: Indesit Fabriano

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Uscire dai Palazzi, andare nei territori del nostro Paese nei quali vengono compiuti scempi per dire “basta”, proporre soluzioni, ascoltare i bisogni e le proposte dei cittadini.Il parlamento in MoVimento è tutto questo e, ieri a Fabriano, si è svolta la prima azione di denuncia che nelle successive tappe autunnali porterà i nostri parlamentari a monitorare l’Inps per i problemi legati alla previdenza, Equitalia per le inefficienze della riscossione e un carcere romano, per accendere i riflettori sul fallimento delle politiche detentive. 

Ieri erano 22 i deputati e senatori (18 – 4) del MoVimento presenti nella città delle Marche per denunciare il caso Indesit, la multinazionale degli elettrodomestici che, dopo aver ricevuto finanziamenti pubblici e nonostante abbia i bilanci in positivo, intende delocalizzare in Polonia e Turchia. Costo dell’operazione: 1400 lavoratori lasciati a casa. Una mazzata che metterebbe quei territori in ginocchio.Contro le politiche condotte dall’azienda di Fabriano e da tutte quelle che delocalizzano al solo scopo di fare maggiori profitti, ieri si centinaia di fabrianesi e sostenitori (meet up) marchigiani del MoVimento hanno sfidato il caldo, sfilando in corteo dalla sede della Indesit fino alla piazza del Comune.

Lì, sul palco, i parlamentari hanno manifestato la loro contrarietà alle politiche di delocalizzazione, alle ricette economiche fallimentari del Governo contro la crisi, all’abbandono nel quale sono stati lasciati i lavoratori. E hanno avanzato soluzioni concrete, quelle già presentate nelle Istituzioni, per dare liquidità alle nostre imprese, rilanciare le politiche occupazionali, chiarire una volta per tutte, attraverso l’istituzione di una commissione d’inchiesta, quanti soldi abbia preso dallo Stato, cioè da noi, la Fiat: il caso più indigeribile del fenomeno delocalizzazione.E si è parlato della difesa dell’articolo 138 della Costituzione, per impedirne una modifica frettolosa e arbitraria contro la quale il MoVimento ha combattuto una dura battaglia in Parlamento che proseguirà, con ancor maggiore impegno, a settembre. Sul palco sono intervenuti anche operai, economisti, militanti. 

Tante energie che hanno lasciato a Fabriano il seme della voglia di continuare a lottare.Unici assenti, con poche eccezioni, i media, che in questo torrido sabato evidentemente saranno state impegnate in chissà quali servizi sulla tintarella e di gossip estivo.Anche per questa ragione il Parlamento in MoVimento è più deciso che mai a proseguire il percorso tracciato. Dove gli altri non vanno, dove le luci dei riflettori restano spente, là troverete noi.