Amato chiese di mentire ai giudici
Via dalla Corte Costituzionale

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Giuliano Amato si dimetta da giudice della Corte Costituzionale. Lo chiediamo con forza e decisione dopo aver letto lo scoop di Emiliano Liuzzi su Il Fatto Quotidiano di ieri, relativo ad una intercettazione telefonica del 21 settembre 1990 che è agli atti di un processo per tangenti a Viareggio.
Una vicenda che si sviluppa in epoca pre Mani Pulite dove l’allora deputato e vice segretario del PSI di Craxi telefonò e chiese alla vedova di un esponente socialista di non fare nomi dei protagonisti di una tangente da 270 milioni di lire. “Non fare i nomi con i giudici, niente frittate” disse Amato alla vedova dell’esponente del PSI. Se non si vuole che ora Giuliano Amato faccia lui una frittata della Giustizia, si dimetta da giudice della Corte Costituzionale.
Il Movimento 5 Stelle presenterà anche un’interrogazione urgente al presidente del Consiglio ed al Ministro della Giustizia.