Il renziano Marcucci colpisce ancora: tre milioni alle fondazioni. Anche di partito

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Il renziano Marcucci colpisce ancora. Dopo l’emendamento, bloccato grazie all’azione del M5S in Senato, che voleva stanziare 1 milione di euro all’anno agli archivi dei partiti, l’esponente del Pdmenoelle si ripete.
Con un blitz in Commissione bilancio, Marcucci ha presentato un Emendamento.pdf (il n. 4.500) al Decreto Cultura. Approvato con voto favorevole di Pd, Pdl, Scelta Civica ed il “no” del Movimento 5 Stelle (assenti Sel e Lega) stanzia 3 milioni di euro a istituzioni e fondazioni inseriti in una lista di 103 nominativi, comprese nella tabella collegata all’articolo 1 della legge 17 ottobre 1996.
Ora l’emendamento andrà in votazione al Senato e il M5S darà battaglia chiedendo trasparenza.
Tra le associazioni e le fondazioni beneficiarie ve ne sono diverse sicuramente meritevoli le quali svolgono attività culturale , storica, sociale e benefica sul territorio a vantaggio della collettività.
Ma nella tabella.pdf ci sono anche fondazioni che sono emanazioni di vecchi partiti o fazioni politiche: la Fondazione Sturzo (ex Dc), l’Istituto Gramsci (ex Pci), la Fondazione Bettino Craxi che commemora un politico fuggito all’estero pur di non assoggettarsi alla legge dello Stato italiano.
Che attività svolgono a favore della collettività e la cultura di questo Paese queste fondazioni?
Il Movimento 5 Stelle in Commissione Bilancio e Cultura ha richiesto di aggiornare annualmente la tabella.
I fondi vanno assegnati attraverso un avviso pubblico seguendo criteri di meritocrazia, trasparenza ed in base a progetti specifici da realizzare.
Questi fondi non vanno più assegnati “una tantum” senza criteri e tramite decreti o emendamenti “blitz” dei soliti amici di partito.
Altre le questioni da affrontare. Con quali criteri queste associazioni e fondazioni sono entrate nella lista? Con quali criteri è stata redatta?
Perchè altre associazioni o fondazioni meritevoli e attive sul territorio, sono magari escluse solo perchè non hanno “l’amico/a” nel posto giusto?
Infine su una questione fondamentale come il finanziamento della cultura, all’interno del Decreto non è stato inserita la sperimentazione di nuove formule come il crowd funding coinvolgendo turisti e visitatori come proposto dal Movimento 5 Stelle.