Stop proliferazione armi: sì al Trattato, ma non basta. Serve politica del disarmo UE

stoparmi.jpg
Stop proliferazione di armi convenzionali nel Mondo. Dopo l’approvazione alla Camera, con voto favorevole del Movimento 5 Stelle, la ratifica del Trattato di Commercio delle armi approda al Senato.
Sono allarmanti i dati che Maria Mussini, portavoce M5S al Senato e membro della Commissione Esteri ricorda:
-Ogni minuto nel Mondo una persona muore per la violenza armata. Mezzo milione di vittime l’anno.
– Negli ultimi 5 anni l’Italia ha esportato armi comuni e esplosivi per 1,5 miliardi di euro. Il primo posto al Mondo. Un triste primato. Gran parte di queste armi arrivano in paesi dove quotidianamente si verificano violazioni di diritti umani o vi sono conflitti in corso: Cina, Russia, Siria, Turchia, Malasya, Afghanistan, Israele.
-A fronte di questi dati allarmanti, il Senato non ha ancora discusso la mozione del Movimento 5 Stelle, depositata il 3 giugno 2013, per impedire il transito di armi e materiale bellico verso la Siria in porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, acque territoriali e spazio aereo.
Questo Trattato internazionale che punta a contrastare la proliferazione delle armi convenzionali nel Mondo ed in paesi in cui sono in corso conflitti interni, per entrare in vigore necessità della ratifica da parte di 50 Stati.
Ad oggi sono solo 2 ed oltre 70 lo hanno siglato.
Con l’adesione dell’Italia si potrà accelerare la ratifica a livello internazionale. Il Movimento 5 Stelle, chiede coerenza al governo italiano e l’impegno a farsi portavoce nel Mondo della ratifica di questo Trattato e di una reale politica di disarmo presso l’Unione Europea.
Ce lo chiede il rispetto dell‘articolo 11 della nostra Costituzione che è importante ricordarsi:
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo“.