Parlamento in MoVimento: Vajont, perché non accada più

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Non dimenticare e rispettare la natura per evitare di compiere i drammatici errori del passato. E’ questo lo spirito con il quale il 5 ottobre il MoVimento 5 Stelle porterà quaranta suoi parlamentari, consiglieri comunali del Veneto e consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia, al Vajont, a 50 anni dalla tragedia che causò la morte di quasi 2 mila persone.
Era il 9 ottobre del 1963 quando alle 22.39 una frana si staccò dal Monte Toc, piombando dentro l’invaso artificiale creato dalla diga del Vajont, costruita solo tre anni prima e al tempo la più alta del mondo. Parte della conseguente onda d’acqua, che si sollevò per centinaia di metri, distrusse i paesi di Erto e Casso (Pordenone), situati nei pressi del lago, parte scavalcò bordo della Diga e raggiunse Longarone (Belluno) e i paesi limitrofi, spazzandoli via.
Nel cinquantesimo anniversario di quella tragedia, i cittadini del Movimento nelle istituzioni e attivisti del M5S visiteranno i luoghi della memoria, incontreranno cittadini, istituzioni, familiari delle vittime e sopravvissuti.
La giornata al Vajont non vuole soltanto essere il momento della commemorazione di un fatto gravissimo che, come certificato, non fu né casuale né inaspettato, ma anche l’occasione per discutere e riflettere su errori dell’uomo che, forzando la natura in nome dello sviluppo e del  progresso, hanno finito poi per subirne disastrose conseguenze.
L’evento verrà trasmetto in diretta streaming su La Cosa, la tv online del MoVimento 5 Stelle.
Trovate il programma qui.