No alla centrale a carbone di Ottana: M5S e Comune insieme in battaglia

Il consiglio comunale di Ottana (Nuoro) dice No alla centrale a carbone, utile a pochi e dannosa per l’ambiente e per la popolazione.
Il consiglio comunale boccia, dopo una lunga riflessione e uno studio approfondito, il progetto di conversione a carbone della centrale elettrica di Ottana.
La centrale a carbone è stata appoggiata, invece, dall’associazione degli industriali, dai sindacati e dalla regione. E’ stata una scelta ragionata, fondata sulla consapevolezza che in Sardegna non si può pensare di utilizzare, ancora una volta, delle tecnologie obsolete a danno della salubrità dell’ambiente e della popolazione residente. L’isola non può più essere terra di conquista e offrire ospitalità a progetti vantaggiosi per alcuni e dannosi per i più; l’amministrazione comunale e il territorio esprimono un diniego forte e chiaro al compromesso tra salute e lavoro. Le vie alternative, che non barattino la salute e l’ambiente, esistono e non sono un’utopia. Il dott. Vincenzo Migaleddu, coordinatore regionale dell’associazione Medici per l’Ambiente, nel sottolineare i pericoli per la salute umana che derivano da queste produzioni; ha dichiarato che dalle ciminiere di questo tipo di impianti escono delle sostanze molto dannose per la salute umana, come il particolato ultra fine che facilmente penetra nei polmoni. Il sindaco, Gianpaolo Marras, pensa già alla strada alternativa delle energie rinnovabili.
Il Movimento 5 Stelle non può che condividere la scelta del consiglio comunale di Ottana, la portavoce al Senato Manuela Serra, infatti, ha presentato un’interrogazione in merito ai ministri competenti.