APRISCATOLE: M5S denuncia
e Caridi rinuncia all’antimafia

apriscatole.jpgAbbiamo vinto. Grazie al nostro impegno, il senatore del Pdl Antonio Caridi ha rinunciato al posto nella commissione parlamentare antimafia. In una relazione, la Dda di Genova aveva riassunto un’indagine della Dia circa il sostegno elettorale fornito al politico da una cosca di ‘ndrangheta, alle regionali in Calabria del 2010. Caridi era diventato consigliere regionale, poi nominato dal governatore Giuseppe Scopelliti (Pdl) assessore alle Attività produttive.
Eletto in seguito al Senato, stava per entrare in commissione antimafia, indicato dal capogruppo del Pdl Renato Schifani. Ci sarebbe riuscito, se non avessimo denunciato il caso alla Camera, partendo dai fatti.
Fu proprio la Dda genovese a scrivere a Giuseppe Pisanu, presidente della commissione antimafia nella scorsa legislatura. La Distrettuale antimafia segnalava che un’indagine in Liguria sul boss di ‘ndrangheta Carmelo Gullace documentava il sostegno elettorale di “esponenti della cosca, anche con palesi intimidazioni, a favore di Caridi”.
Naturalmente, abbiamo posto la questione morale: come sarebbe finita, se in antimafia fosse andato un parlamentare in rapporti con la mafia? Paolo Borsellino diceva che non servono le condanne penali, per pronunciarsi sulle vicende pubbliche. Noi lo abbiamo seguito: abbiamo difeso le istituzioni. Caridi non ha avuto scelta e si è dimesso.
Dalila Nesci, M5S Camera