Finanziamento pubblico: vince ancora la repubblica dei trolley

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In aula si discute(va) oggi il finanziamento pubblico. In teoria: perché i partiti rimandano da mesi lo scottante argomento con le scuse più fantasiose, incluse imperdibili partite di Champions.
Oggi il M5S, portavoce Riccardo Fraccaro, ha ricordato alla Camera che il MoVimento continuerà a opporsi ai trucchi per far rientrare il finanziamento pubblico dalla finestra fingendone l’abolizione, definendo i partiti con la voce dei cittadini: “Ladri!” (Zingarelli: “Appropriazione indebita di beni altrui con raggiri e sotterfugi”).
Non era mica la prima volta. Eppure stavolta PD e PDL si sono scatenati, urlando, offendendo, brandendo le scarpe (quei gran signori di Scelta Civica), minacciando di morte i parlamentari M5S (e poi eravamo noi i “fascisti”), e facendo infine scappare terrorizzati innocenti bambini delle elementari in visita alla prestigiosa istituzione.
Non solo. Illustri esponenti dei partiti, ignari della presenza delle nostre “telecamere pirata”, sono poi corsi fuori per raccontare alla stampa che “i grillini non vogliono l’abolizione del finanziamento e ci minacciano”. Le frottole volano! Il M5S non sa che farsene del finanziamento pubblico, e lo ha dimostrato rifiutando 42 milioni che praticamente aveva già in tasca. Mentre i partiti sono ridotti a pietire prestiti dalle loro amiche banche offrendo in garanzia proprio il finanziamento pubblico. Si fanno prestare quattrini garantendo coi soldi dei cittadini, le anime candide.
Risultato finale: sepolcri imbiancati indignatissimi, convocazione di capigruppo e… si dilaziona di nuovo la questione. Il MoVimento aveva proposto seduta fiume e di lavorare anche nel fine settimana.
Ma chissà, magari oggi c’è un’altra partita di Coppa. Oppure hanno fretta di tornare a casa: ecco la folla di trolley in attesa di prendere la via dell’aeroporto. Di giovedì pomeriggio…