Affari Sociali: non si fa un accidente! C’è una volontà politica?

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Sanità, Previdenza e Assistenza, Famiglia e Infanzia. Tematiche di peso rilevantissimo nella vita quotidiana dei cittadini, su cui legifera -o almeno si presume- la Commissione Affari Sociali della Camera.
C’è da immaginare infatti che, con tali immani compiti sulle spalle, la Commissione Parlamentare Affari Sociali lavori notte e giorno per risolvere gli impellenti problemi di pensionati, disabili, ammalati, bambini, insomma la parte più debole della società che subisce più degli altri il momento di crisi.
Ebbene, tenetevi forte: ad oggi, la Commissione affari sociali alla Camera ha prodotto zero atti parlamentari, zero proposte di legge, zero risoluzioni, niente di niente! Non fa una mazza da sei mesi, e perde tempo a discutere delle uniche due proposte di legge di cui si sta occupando: la donazione del corpo alla scienza post mortem e l’ampliamento delle persone che possono beneficiare dell’indennità per la sindrome da Talidomide, un farmaco ritirato dal commercio nel 1961.
DUE sole discussioni in sei mesi, e su argomenti che definire marginali è essere generosi.

Quando sbattiamo i pugni sul tavolo mettendo i deputati di PD-L, PDL e Scelta Civica di fronte alla cruda realtà, incapacità e mancanza di volontà da parte della Commissione di affrontare temi cruciali per il Paese, ci rispondono che “manca il tempo” perché i decreti legge del Governo e i pareri sugli atti delle altre commissioni ci privano del tempo necessario per occuparci di altro.
“Altro”, sarebbero i problemi più drammatici del Paese, “altro” sarebbe la vita dei cittadini, “altro” sarebbero i compiti istituzionali che la Commissione DEVE affrontare e che disinvoltamente ignora.
Viene il dubbio che ci sia una precisa volontà politica nello svuotare gli Affari Sociali, nel gingillarsi mesi su dettagli, nell’ignorare il diritto Costituzionale della parte debole del Paese, la parte che “costa” e per la quale si “deve spendere”. Si sa, l’Europa non gradisce la spesa pubblica, specialmente se non ne beneficiano i grossi potentati.
Ci rivolgiamo allora ai deputati della maggioranza:
Se volete spogliarvi del vostro ruolo, non fare il mestiere per cui siete pagati ed affidare esclusivamente al Governo tematiche fondamentali per il Paese venite a dircelo in faccia!
Se pensate che l’attività di Commissione sia soddisfacente e non vi sentite sviliti nelle vostre competenze, se credete di assolvere come si deve agli obblighi che i cittadini ci hanno conferito, abbiate il coraggio di andare di fronte ai vostri elettori a dire apertamente che la Commissione affari sociali non fa nulla per vostra espressa convinzione e volontà!
Non insultate la nostra intelligenza nascondendovi dietro futili scuse. Siamo tutti pagati profumatamente dai contribuenti per lavorare, fare le leggi e dare un futuro migliore all’Italia.
Se invece volete davvero iniziare a lavorare allora datevi una svegliata, scrollatevi di dosso quel modo pomposo, ridicolo e supponente di porvi come tanti Marchesi del Grillo in cui “voi (maggioranza) siete voi e noi (opposizione) non siamo un cazzo!