Cancellieri: l’onore impone… le dimissioni


Pare proprio che l’onore del ministro Cancellieri, tanto sbandierato di fronte ai parlamentari del M5S che le ponevano legittime domande, non abbia pace. Ma forse non l’onore ma il cuore di mammà spinge le azioni del nostro guardasigilli. E di 63mila e rotti detenuti su chi si è posato l’occhio benevolo della ministra? Giulia Ligresti, un nome – anzi un cognome – a caso.
Un “intervento umanitario” il suo – dice la ministra – e sicuramente poco conta che suo figlio, Piergiorgio Peluso, dopo un anno di lavoro alla Fondiaria Sai di Salvatore Ligresti – sempre un cognome a caso – abbia ricevuto una buonuscita di 3,6 milioni di euro. Anche questo un “intervento umanitario” previsto per contratto: in caso di cambio di controllo o di demansionamento, il figlio della ministra poteva dimettersi e avere diritto a tre annualità di stipendi come buonuscita.
Proprio in quell’anno – era il 2012 – la Fondiaria Sai aveva già dovuto ricorrere a due aumenti di capitale prima del “salvataggio” da parte di Unipol. Un altro “intervento umanitario”.
PS= i deputati M5S della commissione Giustizia hanno chiesto al ministro di smentire le presunte pressioni esercitate per la scarcerazione di Giulia Ligresti. Altrimenti deve dimettersi. Immediatamente.