#Cancellieridimettiti: la dichiarazione di voto di Andrea Colletti (video)

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Ministro, il 29 Aprile, nei nostri discorsi sulla fiducia al Governo, le avevamo rivolto queste parole per voce del Collega Di Battista: “Se Lei si batterà per l’indipendenza della Magistratura, se Lei si dimostrerà indipendente, noi non soltanto la sosterremo ma la chiameremo, con orgoglio, Ministro della Giustizia. Buon lavoro.”
Lei, con i suoi comportamenti, ha perso ogni minima fiducia che noi ed i cittadini italiani riponevano nel suo operato.
Lei, Sig. Ministro, riferendosi alla vicenda di Giulia Ligresti, si è messa a completa disposizione della moglie di Salvatore Ligresti  ritenendo ingiusto ciò che stava succedendo.
Ritiene normale che un Ministro della Giustizia si metta a disposizione di una famiglia dedita alla delinquenza finanziaria? dedita alla corruzione, come da condanna di Salvatore Ligresti?
Ed a favore di chi doveva mettersi a disposizione? di una signora che, sofferente, appena uscita, è andata a fare shopping sfrenato presso le migliori maison di moda?
A tal proposito tornano di grande attualità le parole del grande giurista Piero Calamandrei, in cuisosteneva che “Il giudice deve essere distaccato da ogni legame umano, superiore ad ogni simpatia e ad ogni amicizia”.
Questo perché sia garantita la sua indipendenza che in uno Stato democratico si realizza secondo la massima secondo cui “la legge si applica, ma per gli amici si interpreta”.
E se vale per un giudice, dovrebbe valere ancora di più per un Ministro della Repubblica. Un Giudice valuta ed ha in mano i destini di una singola persona, un Ministro ha in mano i destini di una comunità intera, comunità che Lei ha tradito!
Vede ministro Cancellieri, un Ministro della Repubblica deve essere assolutamente imparziale rispetto ai propri interessi amicali, rispetto ai propri interessi familistici, rispetto agli interessi patrimoniali dei propri figli. Un Ministro della Repubblica deve essere imparziale, ma deve, soprattutto, apparire imparziale agli occhi dei cittadini.
Le ricordo che in altri paesi vi sono stati Ministri in Germania che si sono dimessi per aver plagiato dei passaggi della propria tesi di dottorato, in Inghilterra per aver addossato la colpa di una multa alla moglie, in Spagna per essere andati a caccia con un giudice, in Svezia per non aver pagato il canone tv.
E lei, che si mette a disposizione di una famiglia di indole deliquenziale, ritiene davvero di non doversi dimettere?
Lei parla di onore, di dignità: proprio per l’onore e la dignità di una carica alta come quella di un Ministro, Lei si sarebbe dovuta dimettere, non ora, ma addirittura da Luglio. Perchè le dimissioni non devono darsi per il fatto che siano uscite delle intercettazioni, ma perchè non ci si ritiene più super partes rispetto agli italiani tutti.
Lei sta affermando sempre di non aver mentito. Forse è vero. Forse Lei non avrà mentito. Ma, forse ancor più grave, Lei ha volutamente omesso di dire la verità. E chi omette di dire la verità è bugiardo quanto chi mente.
Ministro, la bugia è sfacciata, la reticenza è subdola.
Il suo comportamento da luglio fino ad oggi forse non ha risvolti penali ma ha sicuramente risvolti penosi!
Lei dovrebbe essere una servitrice dello stato, ed invece è diventata una serva dei potenti.
Cosa dire infine sulla posizione dei vari partiti, in primis il Partito Democratico che più si è speso sulla vicenda in parole, omissioni e poche opere?
In questi ultimi quindici giorni, forse anche per il fatto di essere in piena campagna elettorale nei propri circoli, soltanto Renzi, Cuperlo e Civati hanno affermato che sarebbe stato meglio che la Ministra si fosse dimessa. Puntuale è arrivata la strigliata del Vice-Ministro Pd Fassina che ha ricordato a Civati, intenzionato a presentare una sua mozione di sfiducia, che “fa parte di un partito e che decisioni così rilevanti si prendono insieme”. Un partito? Un partito, certo, che deve decidere “insieme”, ma finora è stato unito soltanto dal collante dell’ipocrisia e delle poltrone.
Diteci: cosa sarebbe successo se, invece del Ministro Cancellieri, vi fosse stato, come Ministro della Giustizia, un certo Nitto Palma o un certo Schifani? Tutti, e dico “tutti”, ovviamente, a chiedere le sue dimissioni per indegnità!!
Ed ho omesso volutamente Il Ministro Alfano, responsabile politicamente per omissione del sequestro di una bambina e che voi, mesi fa, in nome della real politik, avete voluto salvare.
E invece ecco arrivare il diktat del Presidente del Consiglio Letta e del Segretario del Partito Democratico Epifani che preferiscono un Ministro che fa scarcerare gli amici e governare con chi dovrebbe starsene in carcere, che ripudiano la guerra spendendo miliardi per gli F35 e votando il rifinanziamento della missione in Afghanistan.
Il diktat in cui ieri ha obbligato i propri soldati a fare quello che decide il Capo! E dobbiamo ancora capire chi sia il capo di questo Governo!
E voi, pur di rimanere attaccati alla vostra poltrona riuscireste a fare e votare qualsiasi cosa.
Il Partito democratico dovrebbe fare pace con se stesso, decidere se la Sinistra in Parlamento è davvero l’incarnazione di grandi ideali o è soltanto la parte dei seggi lasciati liberi dalla destra. Dovrebbe decidere di non deludere per l’ennesima volta i propri elettori, smettendo i panni dell’ipocrisia che sta rivestendo da anni.
Noi ci siamo ormai abituati ad ascoltare dagli altri partiti un profluvio di parole, di princìpi. Ma è qui dentro, con i voti che si danno in quest’aula – e non solo quando si tratta di racimolare qualche voto in più – che si deve dimostrare di non essere i soliti ipocriti, ma di fare, alla fine, ciò che si promette ai cittadini.
Voi affermate che non si può votare la nostra mozione di sfiducia perchè sarebbe una nostra vittoria.
Vede Presidente, queste cose da politicanti non ci interessano. Noi già abbiamo votato la Mozione Giachetti per togliere il Porcellum che voi non avete votato perché vi interessa tenere questa legge schifosa noi, già abbiamo votato la Mozione Marcon per l’eliminazione degli F35.
E ieri è arrivato il diktat in cui ieri ha obbligato i propri soldati a fare quello che decide il Capo! E dobbiamo ancora capire chi sia il capo di questo Governo!
E come sempre, noi saremo qui a ricordarvelo, con la coerenza dell’agire politico che ci contraddistingue.
Dimostrate con i fatti che avete lasciato la consueta via dell’ipocrisia e votate, come faremo noi, la sfiducia a questo ministro!
Altrimenti, semplicemente, vergognatevi!!