TAP: il renziano Franceschini mente ai capigruppo parlamentari

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Che #lettamente lo sappiamo tutti. Ma la lingua biforcuta è diventata endemica nel PD: l’ultima è successa ieri nientemeno che in conferenza di capigruppo.
Dovete sapere che per calendarizzare le discussioni nell’aula parlamentare (leggi, decreti ed ogni altro argomento) si fa la “conferenza dei capigruppo“: i capigruppo di tutte le forze politiche si riuniscono con la Presidenza (Boldrini o Grasso) e decidono insieme gli argomenti della settimana.
Durante l’ultima capigruppo il Governo ha proposto di calendarizzare la ratifica del TAP, il tanto discusso gasdotto Trans Adriatic Pipeline contro cui il MoVImento 5 Stelle si sta battendo.
Alessio Villarosa, attuale capogruppo del M5S, ha chiesto a tutti di rimandarne la ratifica perché non esistono ancora le valutazioni di impatto ambientale in Puglia. Il renziano Dario Franceschini, PD, ha replicato sostenendo che il TAP va immediatamente ratificato, perché il trattato è in scadenza e sono previste pesanti penali europee in caso di ritardi. Vorremmo mica costringere lo Stato italiano a pagare sostanziose multe solo per contentare i 5 Stelle?
E così, la ratifica del TAP è stata calendarizzata.
Peccato che erano tutte frottole.
Il TAP è un trattato commerciale, non collegato all’istituzione europea: non prevede alcuna penale né tantomeno nessun obbligo di ratifica (ci mancherebbe, essere costretti ad accordi commerciali!). Se vogliamo, possiamo persino ritirarci in extremis senza ricadute di alcun tipo.
Perché Franceschini ha mentito ai capigruppo in Parlamento, ottenendo così una ratifica che altrimenti sarebbe potuta tranquillamente non avvenire? Che domande: perché il Governo è sempre prono a soddisfare le pretese delle multinazionali del petrolio e dei partner atlantici, che come riportato anche dai files Wikileaks non vedono per niente di buon occhio l’alternativa South Stream in partnership coi russi. (I tedeschi, invece, coi russi hanno realizzato il North Stream con grande soddisfazione reciproca.)
Per l’ennesima volta, quindi, ci ritroviamo a dover digerire frottole governative funzionali all’abbandono della nostra sovranità. Complimenti.
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La lettera di Alessio Villarosa al Presidente Boldrini sull’accaduto in capigruppo.
Roma, 3 dicembre 2013
Gentile Presidente,
nel corso della seduta del 27 novembre scorso, con un intervento per un richiamo all’articolo 119, comma 4, del Regolamento, ho evidenziato come tra le ipotesi contemplate dal predetto articolo, ve ne sia una riguardante la possibilità, durante la sessione di bilancio, di adottare, in Assemblea come in Commissione, deliberazioni relative ai progetti di legge di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali, ove dalla mancata tempestiva approvazione dei medesimi possa derivare responsabilità dello Stato italiano per inadempimento di obblighi internazionali.
Come ricorderà, il Ministro dei rapporti con il Parlamento, avv. Dario Franceschini, nel corso dell’ultima riunione della Conferenza dei capigruppo si era mostrato disponibile a chiarire la posizione del Governo circa la sussistenza o meno di tali profili di responsabilità in riferimento all’approvazione dell’Accordo tra la Repubblica di Albania, la Repubblica greca e la Repubblica italiana sul progetto “Trans-Adriatic Pipeline” (A.C. 1710): come ho già affermato, dall’analisi dell’Accordo, non sembra configurarsi una qualche forma di inadempimento, da parte italiana, dovuta a una mancata o intempestiva ratifica del medesimo.
Poiché non sembra valere in sede regolamentare la motivazione, ventilata dal ministro Franceschini, di una qualche forma di responsabilità sul piano politico-internazionale per il nostro Paese derivante dalla ratifica da parte degli altri due Stati, Le sarei molto grato se volesse riconsiderare la calendarizzazione del disegno di legge A.C. 1710, posponendone l’esame alla conclusione della prima fase della sessione di bilancio presso questo ramo del Parlamento.
La decisione permetterebbe di bilanciare equamente l’esigenza, che pure il mio gruppo parlamentare riconosce, di adottare una deliberazione circa l’approvazione dell’Accordo sul Gasdotto transadriatico, con quella – fortemente sentita non solo dai deputati del Movimento 5 Stelle, ma da vasti settori della società civile, di promuovere un sereno dibattito parlamentare – che finora è mancato – su un’infrastruttura di grande impatto territoriale e ambientale.
Colgo l’occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti.
Alessio Villarosa, Capogruppo MoVimento 5 Stelle