Mozione pensioni d’oro: il discorso di Giorgio Sorial

sorialbronzo.png
Grazie Presidente,
ha visto cosa abbiamo oggi tra le mani?
Abbiamo una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle che può ridare dignità a milioni di italiani che oggi vivono con meno di cinquecento euro al mese.
Due milioni e 200 mila cittadini italiani che vorrebbero solo riuscire a portare a casa almeno un pezzo di pane, vivere nella dignità di poterle pagare quelle tasse esose che attanagliano tutti gli italiani per colpa dei governi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni.
La nostra proposta è semplice ed efficace:
– si recupera da subito un miliardo e 140 milioni di euro all’anno, dalle pensioni d’oro, d’argento di bronzo, e si ridistribuiscono ai pensionati minimi.
I pensionati d’oro chi sono?
Non ve lo dico. Non c’è bisogno che ve lo dica io, perché voi li conoscete bene, sono gli stessi che guidano i vostri partiti, dopo aver avuto incarichi dirigenziali dagli stessi, ed essere stati piazzati nei consigli di amministrazione delle aziende che guidate con i finanziamenti che regalate alle vostre aziende.
Il problema è che invece voi non sapete chi sono i pensionati minimi.
Non li conoscete, perché vivete nel lusso e nel privilegio delle vostre auto blu, delle vostre case pagate e donate da altri o ottenute a prezzi stracciati perché rivendicate le vostre posizioni.
Non conoscete chi vive nella miseria di cinquecento euro al mese perché non li avete in famiglia, siete gli eterni ricchi di questa nostra povera società.
Non sapete che 9 milioni e mezzo di persone sono sotto la soglia di povertà dei seicento euro. Un sesto dei cittadini italiani.
E voi che fate?
Bluffate in tv, mentre nel silenzio dei media, nel silenzio di tutti, qualcuno di noi, cittadini portavoce, ha portato la cena ai senza tetto negli scorsi giorni.
Da mesi un gruppo di deputati del Movimento raccoglie piumoni e trapunte che poi vengono portate ai senzatetto. Risparmiamo i soldi dei nostri stipendi per darli alle pmi, senza il luccichio dei media che onorevolmente da voi pagati poi non fanno altro che puntarvi i microfoni in faccia.
La mozione è votabile da subito.
Perché vi chiedo chi potrebbe mai essere contro? Chi è contro al taglio dei privilegi, di pensioni fuori mercato che mai sono state sudate col lavoro.
Si può votare già ADESSO.
Ve lo ripeto la potete votare subito! Adesso!
Perché se votate contro vogliamo sapere come lo spiegherete ai cittadini, a quei pensionati che fanno la fame con cinquecento euro al mese, ai loro familiari. Alla gente.
Cosa direte? Che non votate questa mozione per poi votarne un’altra, per dire che è una grande vittoria di questa strampalata maggioranza?
Ma vediamola bene la vostra mozione mentre noi chiediamo che fin da subito si metta un tetto alle pensioni, che fin da subito si aumentino le pensioni minime, dando una ulteriore mensilità a chi vive con cinquecento euro al mese, prelevando i soldi dalle pensioni più alte, voi chiedete che si creino le condizioni per realizzare forme di solidarietà ed equità previdenziale. Parole. Parole. Parole. Soltanto parole.
State dando al governo la possibilità di NON intervenire.
L’ennesimo bluff. Perché, invece, non diamo indicazioni ora, subito, al governo? Perché questo Parlamento si vuole fermare alle parole? Perché non passare, per una volta, ai fatti?
Matteo Renzi, ha utilizzato l’argomento delle pensioni d’oro per dare concretezza al suo slogan delle primarie: “Cambiare verso all’Italia”.
Quindi vedo qua seduta la segreteria del Pd di Renzi, che è lo stesso Pd di Saccomanni, vorrei ricordare, e di Fassina, ma far finta di litigare fa più bello!
L’hanno imparato dai loro cugini del Nuovo centrodestra, che facendo finta di litigare con Berlusconi sperano di ottenere qualche voticino in più mascherando le nefandezze del governo di cui sono alla co-guida.
Quindi che faranno
Roberto Giachetti, Matteo Richetti, Simona Bonafé, Davide Faraone, Dario Nardella, la Boschi, renziani doc? Cosa farete deputati del Pd?
O forse, e questo gli italiani lo hanno già capito, né a voi né a Renzi importa niente dei pensionati minimi e ritiene di dover salvaguardare le pensioni d’oro pagate dalla collettività.
Perché secondo voi?
Ve lo spieghiamo noi. Perché proprio Renzi i contributi per la sua pensione da dirigente li fa pagare alla collettività.
Il vostro segretario è stato assunto come dirigente – undici giorni prima dell’annuncio della sua candidatura – dalla società della sua famiglia. E così il Comune e la Provincia di Firenze da quasi 9 anni pagano i contributi per la pensione del dirigente di azienda Matteo Renzi.
Il problema è che l’azienda che ha assunto il giovane Renzi come dirigente 8 mesi prima di collocarlo in aspettativa (scaricando l’onere previdenziale sulla collettività) è della famiglia Renzi.
Matteo Renzi è inquadrato come Dirigente presso l’azienda Chil srl, e alla società di cui risulta dipendente in aspettativa (l’azienda di famiglia) gli sono strati erogati i contributi previsti dal Testo unico sugli enti locali”.
Ovvero i contributi della sua pensione LI PAGHIAMO NOI CITTADINI! Un pensionato d’oro pure lui insomma!
Ma farsi assumere poco prima dell’elezione per caricare sull’ente e sulla collettività i versamenti pensionistici è un vostro vizio. Anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, PD, è stato al centro di uno scandalo perché era stato assunto da un Comitato legato al Pd il giorno prima del 16 febbraio 2008, data in cui comunicava la sua candidatura a presidente della Provincia.
Siete un bluff unico.
E non costringetemi a ricordare lo scandalo dei vostri emendamenti cambiati dai lobbisti, in legge di stabilità e chissà quante altre volte.
Proprio la lobby dei pensionati d’oro, quella di quel Luigi Tivelli che ha fatto cambiare l’emendamento del vostro capogruppo Roberto Speranza.
Ma di una cosa sono molto fiero. Senza di noi tutto ciò non si sarebbe saputo. Come la questione dei 150 euro da prelevare ai docenti.
L’avevamo detto per primi proprio il 6 gennaio scorso, sul blog beppegrillo.it, attraverso i nostri deputati della commissione Cultura.
Andatevelo a rivedere quel post. Si intitola: “Italia come la Grecia: decurtati gli stipendi dei docenti”. O meglio, sono sicuro che Renzi l’ha scoperto proprio leggendo il blog.
Quindi, a conclusione, torno a chiedervi: avrete il coraggio di votare no? Di negare a Nonno Mario un piccolo rialzo della sua pensione di 500 euro per donargli la gioia di regalare un giocattolo ai suoi nipoti? Sempre per privilegiare l’altro Nonno… Nonno Giuliano (Amato) che, invece, ai suoi nipoti può anche regalare una fuoriserie, giusto con un solo mese di pensione?
Spiegatelo, se avete coraggio, agli italiani che siete contro i pensionati minimi e a favore delle pensioni d’oro.
Ma io non ci credo, noi non ci crediamo, che siete così tanto lontani dai veri problemi della gente tanto da FREGARVENE di nonno Mario e difendere, come sempre, nonno Giuliano.
Non ci credo. Non ci crediamo. Altrimenti #nonsieteumani