Come la lobby dell’energia vuole ingannare famiglie e imprese

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Destinazione Italia, la maggioranza di Governo di nuovo all’assalto per favorire le grandi lobby dell’energia a scapito dei consumatori e delle piccole imprese. La denuncia arriva dai portavoce di Camera e Senato del Movimento 5 Stele in Commissione Attività produttive.
Il grimaldello è il solito emendamento dettato dai grandi gruppi elettrici che comprime il raggio d’azione di Acquirente Unico, la società del gruppo Gse che fornisce energia a famiglie e piccole imprese del ‘mercato tutelato’.
In questo modo si gonfierà la quota di mercato degli operatori in cerca di extraprofitti.
Inoltre, si punterà a depotenziare il Sistema informativo integrato (Sii) per la gestione dei flussi informativi sui mercati dell’elettricità e del gas, strumento chiave per favorire la concorrenza e la trasparenza del mercato.
Quali gli effetti? Il blitz delle lobby darebbe la possibilità ai gruppi elettrici privati di prendere il controllo della Borsa elettrica italiana (Gme) con l’obiettivo, privatizzandola, di gestirla a proprio vantaggio sia dal punto di vista economico che dal punto di vista dello sviluppo di strategie a danno delle piccole aziende.
L’interesse dei grandi gruppi energetici, infatti, è quello di modificare le regole attuali in modo da tagliare fuori le fonti d’energia rinnovabili che da tempo hanno abbassato il costo dell’energia e allo scopo di rimettere in gioco le loro centrali ferme e obsolete, con ricadute pesanti sui prezzi dell’energia.
Tutto questo è inaccettabile. Mentre in Italia si discute solo di legge elettorale, usata come arma di distrazione di massa, un sottobosco di interessi economici stritoli pian piano il settore pubblico e gli interessi delle famiglie italiane.