#Zoom5stelle – Dl Terra dei Fuochi: il grande inganno | Live streaming ore 12.15


Decreto “Terra dei Fuochi”, il grande inganno sulla pelle dei cittadini. Il Movimento 5 Stelle è stato il primo a denunciare con forza il criminale avvelenamento dell’intero eco-sistema campano (aria, acqua, soldo, falde, salute umana). Perchè ha votato “no” al decreto del Governo Letta ? Ci sono ragioni concrete che possiamo così sintetizzare.
a) La copertura finanziaria per la bonifica dei terreni è insufficiente. Vengono stanziati 80 milioni di euro quando servirebbero negli anni circa 10 miliardi di euro.
b) Questo decreto deroga la legislazione antimafia. Il certificato anti-mafia viene emesso dal Comitato per la sorveglianza per le grandi opere “anche in deroga alla legislazione anti-mafia”. Deroga, avete letto bene e stiamo parlando di zone dove il controllo della camorra è risaputo.
c) Nel provvedimento non è previsto il principio di “chi inquina paga”, sotterrato e nascosto come i veleni chimici e industriali. Non è esplicitamente inasprita la penale per chi ha inquinato e non sono previsti meccanismi per individuare chi ha compiuto questo crimine. Nessuna procedura speciale è stata istituita per rintracciare gli inquinatori.
d) L’atto del Governo Letta innesca un meccanismo ‘drogato’ riguardo il recupero dei suoli inquinati. Incentiva di fatto le coltivazioni energetiche per alimentare centrali termiche a biomasse. Coltivazioni che sono sostenute da contributi pubblici. Su terreni inquinati può essere comunque consentita la coltivazione a scopo alimentari di prodotti che non fissino le sostanze tossiche, ma questa attività è meno redditizia per gli agricoltori che crescere produzioni energetiche incentivate pubblicamente per centrali a combustione a loro volta incentivate con denaro dei cittadini. Il sospetto è che questo meccanismo sia sostenuto per evitare poi di bonificare il terreno e coltivarlo correttamente. Chi voteranno mai gli agricoltori che si vedono arrivare incentivi pubblici?
e) Questo decreto si occupa solo dei terreni agricoli e non degli sversamenti delle discariche lecite e illecite in qualsiasi tipo di terreno.
f) Il provvedimento non si occupa della tracciabilità dei prodotti agroalimentari.
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