Abolire gli sconti di pena per i corrotti? Pd e Forza Italia votano ‘no’

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E’ appena passato qualche giorno dall’umiliante relazione dell’Unione Europea che attribuisce all’Italia l’infausto primato della corruzione in Europa. Si tratta di un cancro nazionale che si porta via almeno 60 miliardi di euro all’anno. Sarebbe giusto aspettarsi dal Parlamento una reazione. Ad esempio un inasprimento delle pene, o meglio una proposta per rendere più agevole ed efficace il perseguimento di questo reato, od ancora un intervento per arginare il fenomeno (per inciso, il M5S ha presentato dei ddl che vanno esattamente in questa direzione e che sono attualmente in discussione in commissione).
Ma il mondo, visto dal Parlamento, gira spesso al contrario. La scorsa sera in commissione giustizia il modello unico PD/PDL ha votato contro l’emendamento del M5S che prevedeva di non estendere il beneficio dello sconto del 40% di pena (previsto dal Decreto “svuotacarceri”), ai condannati per corruzione e concussione. Bocciando questo emendamento, i detenuti presenti e (x qualche anno) futuri per corruzione e concussione potranno tranquillamente contare, oltre che ad una normativa colabrodo che quasi mai consente di pervenire a sentenza definitiva, anche a questo grasso sconto di pena.
Ancora una volta il messaggio inviato al paese da PD/PDL é esattamente l’opposto di quello che dovrebbe essere. Arrivano cioé quasi ad istigare la corruzione, piuttosto che reprimerla attraverso una lotta senza quartiere, per estirparla dal nostro paese. Viene da chiedersi se sia un disegno preordinato. Ma questo valutatelo voi.
Enrico Cappelletti
portavoce M5S al Senato – membro della Commissione Giustizia