Filiera legno/boschi, ambiente ed economia a braccetto

Può una corretta gestione ambientale del bosco avere effetti benefici anche sull’economia? E’ il tema centrale su cui si è discusso nella odierna conferenza stampa organizzata dal M5S a Palazzo Madama e che ha visto anche l’intervento del geologo Mario Tozzi, del Presidente della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati Ermete Realacci e di numerosi esperti del settore.
“Gestire il bosco – per il portovoce al Senato del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto – significa innanzitutto metterlo in condizione di assolvere il suo compito di contrastare frani e alluvioni, tema particolarmente sentito nella popolazione, stante le numerose tragedie correlate, ma significa anche sviluppare una filiera legata all'”incremento annuo del bosco” che sfrutta tale incremento per produrre legname da arredamento, da edilizia e per uso energetico.”
Non si tratta pertanto di deforestare, ma utilizzare l’accrescimento annuo. L’Austria utilizza il 90% di tale accrescimento, l’Europa in media il 60%, mentre l’Italia il 30%, penultima e davanti solo alla Grecia.
Al contrario acquistiamo ogni anno l’enorme quantità di 20 milioni di tonnellate di legname dall’estero (di dubbia provenienza e quindi sostenibilità), favorendo quindi altre economia e non quella nazionale.
Il bosco italiano è presente quasi ovunque dal Nord al Sud, e permetterebbe a moltissime economie locali di riprendere una strada di sviluppo “sostenibile”, ma è necessario che la politica nazionale e regionale dia delle forti e chiari indicazioni in tal senso.
Il Movimento 5 Stelle con questa iniziativa vuole lanciare un primo segnale, a cui altri ne seguiranno, auspicando che tutti i Gruppi Parlamentari vogliano unirsi in questa direzione per far vincere tutti, ambiente e sviluppo economico.
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