MARCHE, IN ARRIVO CENTRO COMMERCIALE TRA I PIU’ GRANDI D’ITALIA. FUCKSIA (M5S): “NO A SPECULAZIONI A DANNO DEI CITTADINI”

Il prossimo 3 aprile a Civitanova Marche, in provincia di Macerata, verrà inaugurato il Centro commerciale “Adriatico”, il secondo più grande del centro-Italia con oltre 27 mila mq di estensione.
La ditta lottizzante è la Civita Park S.r.l., che a Civitanova sta anche realizzando le opere pubbliche della Fiera e del Palazzetto dello sport. Una lottizzazione che – si è scoperto – è stata concessa e portata avanti senza le fidejussione milionarie necessarie a garantire le opere pubbliche previste a carico dei lottizzanti e che costituivano il “beneficio” dei cittadini che hanno visto lottizzare un’area agricola di oltre 100 mila mq. In particolare gli investigatori delle Fiamme Gialle di Macerata specializzati in antiriciclaggio hanno ricostruito l’intera “filiera” di un’attività truffaldina posta in essere, fin dal 2009, da due società di intermediazione finanziaria di Napoli e di Roma che, aggirando le norme del Testo Unico Bancario, avevano posto in essere una mega truffa da 51 milioni di euro nei confronti del Comune di Civitanova Marche, attraverso la promozione e la stipula con alcune imprese edili di circa 40 polizze fideiussorie false o prive di reale copertura patrimoniale.
Ma c’è di più. L’Amministrazione comunale di Civitanova ha inteso finanziare la Civita Park per una cifra il cui ammontare eccede la soglia di valore comunitaria. Pertanto l’Amministrazione è obbligata ai sensi del Codice delle leggi antimafia a richiedere ed allegare agli atti l’informativa antimafia sugli organi societari delle società finanziate, a maggior ragione se ci sono state delle variazioni societarie. Ebbene, a poco tempo dalla presunta prossima apertura, alla richiesta del MoVimento 5 Stelle di Civitanova Marche relativa a tale documentazione, la risposta è stata che sono in corso di acquisizione (SIC!).
Non basta. Lo scorso 13 marzo la Guardia di Finanza ha effettuato una serie di perquisizioni in società riconducibili direttamente o indirettamente a Maura Mattucci, il presidente della Civita Park. I reati ipotizzati sono di tipo tributario, societario e fallimentare: false fatturazioni, dichiarazioni infedeli e omesso versamento delle imposte. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pescara, svela che sono circa quaranta gli indagati, tra cui lo stesso Mauro Mattucci e il figlio Marco. Gli altri indagati sono per la maggior parte dei legali rappresentanti delle società direttamente o indirettamente riconducibili al gruppo.
False fideiussioni, assenza dell’informativa antimafia, indagini per reati tributari: sono molte le ombre che si stagliano su una delle più grandi opere delle Marche e dell’intero centro-Italia.
Se da un lato il centro commerciale (privato) è pronto per essere inaugurato, dall’altro intorno ci sono scheletri di edifici ed opere da terminare, ma nessuna garanzia è in mano al Comune se le opere pubbliche per un qualche motivo – sempre più concreto – non dovessero essere concluse.
Il MoVimento 5 Stelle intende vederci chiaro sull’intera faccenda: la cittadina portavoce al Senato Serenella Fucksia ha presentato una interrogazione parlamentare sulla caso Civita Park. Per evitare l’ennesima speculazione, che porterebbe i cittadini a pagare di tasca propria nel caso che le opere previste non venissero realizzate per colpa del comportamento illegale tenuto.