Gioco azzardo & conflitti interesse: interrogazione M5S sul “caso Sogei”


La trasmissione “Le Iene” – nelle puntate del 19 e 26 marzo 2014 con due servizi dedicati alle videolottery (VLT) di cui l’ultimo non è andato in onda a tutela della par condicio ma è stato pubblicato sulla pagina FaceBook della trasmissione – ha affrontato nuovamente il tema del gioco d’azzardo, ponendo la questione dell’affidabilità dei controlli sugli incassi registrati dall’ADM (Agenzia delle dogane e dei monopoli, che ha inglobato l’AAMS Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato) relativamente alle videolottery. Pare che i videoterminali utilizzati per il gioco non siano collegati alla rete e di conseguenza i Monopoli non sarebbero a conoscenza né del numero delle giocate né del relativo incasso, così i concessionari potrebbero stabilire in autonomia il valore della raccolta da dichiarare ad AAMS e di conseguenza l’ammontare delle imposte dovute sulla raccolta stessa.
L’ufficio comunicazione dell’ADM area monopoli, ha replicato al servizio de “Le Iene” affermando che «l’Agenzia conosce esattamente il numero delle VLT presenti in ogni singola sala e la relativa raccolta di gioco, poiché tutte le VLT costituiscono terminali di un complesso sistema informatico verificato dal partner tecnologico SOGEI (società di Information and Communication Technology del Ministero dell’economia e delle finanze) e certificato dall’Agenzia stessa. La gestione di tale sistema è attribuita per legge ai concessionari dello Stato i quali sono sottoposti a rigorosi e costanti controlli, previsti dalla normativa, sia da parte dell’Agenzia che della SOGEI. L’Agenzia, anche mediante accesso diretto al sistema di gioco, conosce e verifica per ogni apparecchio, le somme introitate sulle quali si calcolano le imposte dovute».
Nel servizio successivo i parlamentari del MoVimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi e Maria Edera Spadoni hanno descritto un evidente conflitto d’interessi, vale a dire, i software di gestione delle videolottery sarebbero infatti detenuti dagli stessi concessionari.
E proprio il senatore Endrizzi, nel corso dell’intervista televisiva, ha sottolineato che «questo tipo di controlli devono essere totalmente in mano ad enti pubblici super partes con forme partecipative dei cittadini e non ai privati.»
Dall’inchiesta e dalla informazioni raccolte risulterebbe che SOGEI non disponga dei requisiti internazionali di certificazione necessari a garantire l’efficacia e trasparenza dei software; inoltre sul sito web dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, sezione “I dati ufficiali di AAMS”, sottosezione “Dati sulla raccolta giochi”, l’aggiornamento risale a ottobre 2012 (l’ultima pubblicazione riferita ai dati di settembre e ottobre 2012 è avvenuta il 2 gennaio 2013), mentre in precedenza i dati erano caricati con cadenza irregolare ma costante.
A fronte di queste macroscopiche anomalie, il portavoce al Senato Giovanni Endrizzi del M5S ha depositato un’interrogazione a risposta scritta al Ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’obiettivo di sapere se corrisponda al vero quanto sostenuto nel servizio de “Le Iene” in riferimento alla SOGEI, se il Ministro non ritenga necessario che vengano applicate misure di controllo e di contabilità davvero efficaci e trasparenti, da parte dell’amministrazione dei monopoli, se non ritenga opportuno assumere iniziative dirette ad obbligare l’AAMS alla pubblicazione dei dati che definiscono le operazioni di raccolta, incassi e vincite pagate, numero di installazioni, numero di operatori e se non ritenga di doversi attivare al fine di superare l’attuale conflitto di interessi in virtù del quale i software di gestione delle videolottery sono in mano agli stessi concessionari.