Formigoni si dimetta da ogni incarico, serve il Politometro!

In merito alla notizia riguardante il sequestro di beni e conti correnti del Senatore Formigoni, presidente della Commissione Agricoltura del Senato, per un valore complessivo di circa 50 milioni di euro, non si può che rimanere a bocca aperta. Sbalordisce la portata, finora neanche immaginabile, di quello che, secondo il GIP di Milano, potrebbe essere stato il prezzo della corruzione nella faccenda Maugeri e nella gestione dell’ospedale San Raffaele.
In un Paese normale, un politico con un minimo di dignità, già solo con il rinvio a giudizio per accuse così gravi e infamanti (corruzione e associazione a delinquere), avrebbe dovuto rassegnare le proprie dimissioni dalla politica e da tutte le cariche ricoperte… in un Paese normale!
Ma siamo in Italia e il Senatore Formigoni non solo è attualmente il Presidente della Commissione agricoltura del Senato, ma è anche fra gli interlocutori più accreditati del Governo Renzi, che senza i voti del NCD non avrebbe alcuna maggioranza.
Amareggia profondamente vedere che il Paese è ancora in mano a personaggi biechi come il sen. Formigoni, che ancora hanno un peso specifico sulla scena politica nazionale e ai quali si continuano ad affidare le sorti di una intera Nazione.
Riemerge con prepotenza la questione del cosiddetto “Politometro”, lo strumento in grado di verificare l’arricchimento di un individuo successivamente al suo ingresso in politica. Il M5S l’aveva richiesto con forza, proprio per monitorare e rendere pubbliche situazioni analoghe al caso Formigoni, ma la Casta come sempre ha agito in un’ottica di autotutela, impedendo che il politometro vedesse la luce.
Il M5S si augura che Formigoni, in un sussulto di dignità, rassegni le proprie dimissioni da tutte le cariche pubbliche attualmente ricoperte in attesa che si chiarisca la sua posizione processuale.
Maurizio Buccarella
capogruppo Movimento 5 Stelle
Senato