UE: lobbisti a 1000 euro… l’ora, pagati dai cittadini!

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Se pensavate che l’Italia fosse afflitta dalle lobby, aspettate a vedere cosa combinano in Europa, dove sono oltre seimila e mantengono un esercito di 15-30 mila lobbisti tutti a spese dei cittadini. Gli alacri parassiti che infestano Bruxelles (guardate le sedi sulla mappa) obbediscono alla grande industria, ai petrolieri, a banche e istituti finanziari, e il loro unico scopo è influenzare le leggi e la politica europea per il proprio interesse e guadagno specialmente nei periodi di crisi.
Eppure esiste anche un cosiddetto “Registro per la Trasparenza“, istituito dalla Commissione europea e dal Parlamento tre anni fa, in cui le lobby sono cortesemente invitate a spiegare chi sono e cosa fanno. Ma nessuno si azzarda a chiedere conto di come spendono i soldi.
Le loro attività restano comunque oscure. Per fare un esempio, la più famosa delle lobby, la Goldman Sachs, nel 2012 avrebbe incontrato per ben tre volte il commissario degli Affari economici Olli Rehn per discutere della crisi europea. Cosa si sono detti? Mistero.
Insomma il Registro di Trasparenza, così com’è, sembra sia stato concepito da Bruxelles per lasciare nell’ombra le malefatte degli speculatori mondiali. A costi impressionanti: l’attività di lobbying presso le istituzioni dell’Ue arriva a costare, in alcuni casi, circa 1.000 euro all’ora di soldi pubblici.
Nient’altro che parassiti. Specializzati nel succhiare il sangue indebolendo la vittima fino a ucciderla: Grecia, Italia e altri Paesi ne sanno qualcosa. Rimane solo un metodo di disinfestazione: si chiama MoVimento 5 Stelle. Ci vediamo in Parlamento… Europeo. Sarà un piacere.
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