Decreto stupefacenti, la dichiarazione di voto di Alberto Airola – video integrale


Mercoledì 14 maggio l’aula del Senato doveva discutere la Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 marzo 2014, n. 36, recante “disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”. Per l’ennesima volta il Governo Renzi, invece di procedere con il normale dibattito parlamentare, ha posto l’ennesima fiduca. Senza pudore e senza ritegno. Ricordiamo che si tratta dell’ottava fiducia in meno di tre mesi per il Governo Renzi.
Qui di seguito l’intervento in dichiarazione di voto del nostro portavoce Alberto Airola:
“Nel 2006 Giovardi inserì il suo disegno di legge in un decreto d’urgenza per le Olimpiadi invernali a Torino, NON poteva farlo e lo sapevano bene tutti quanti, politici, giuristi e magistrati (a parte le quattro sedi giudiziarie che hanno fatto l’esposto alla Corte Costituzionale: la Corte d’Appello di Roma, la III sezione della Corte di Cassazione, il GUP di Torino, il Tribunale di Vibo Valentia).
Per 8 anni sono state condannate migliaia di persone con una legge incostituzionale, ora il risultato è un immane disastro giuridico che peserà sulle spalle di tutto il sistema economico-giudiziario italiano, svuotando ulteriormente le tasche dei cittadini e ingolfando tribunali e processi.
Senza dimenticare l’ingiustizia gravissima inflitta a migliaia di imputati e dalle loro famiglie, condannati con una legge incostituzionale.
E che cosa hanno pensato bene questo Governo e questa Maggioranza ? Di fare un altro decreto immodificabile su cui hanno di nuovo messo la fiducia! Complimenti, bella democrazia.
La settimana scorsa in commissione Giustizia al Senato congiunta con quella Sanità, abbiamo votato gli emendamenti, ovviamente hanno fatto in modo di non far passar nulla: altrimenti il decreto scadeva e allora? Che importa se si poteva migliorare? O forse perchè altrimenti avreste fatto peggio?
Il M5S che da sempre ritiene centrale il tassello della depenalizzazione della cannabis ad uso personale e terapeutico, per innumerevoli buone ragioni che investono l’efficienza del sistema Giustizia e delle carceri, della possibilità di curarsi per milioni di Italiani, per ragioni libertarie e non ultimo economiche, si è battuto per cercare di limitare i danni di questo ennesimo decreto, proponendo con vari emendamenti varie forme di legalizzazione e depenalizzazione per la cannabis, per avere potere decisionale nella distribuzione delle sostanze stupefacenti nelle tabelle governative, per non criminalizzare fatti di lieve entità, oltre a miglioramenti del sistema gestionale farmaceutico nazionale.
Ma vediamo le criticità della vicenda Giovanardi-Fini per sommi capi:
Premesso che la Giovanardi-Fini (G-F) viene ora cancellata, come se non fosse mai esistita, ritorna in vigore la Jervolino-Vassalli (J-V), tutti quelli condannati (decine di migliaia) con la G-F, dovranno confrontarsi con la J-V e tra le due ci sono discrepanze notevoli nell’impianto tali da generare una confusione immane.
La J-V puniva lo spaccio distinguendolo in droghe pesanti (8-20 anni) e leggere (2-6) anni. La G- F invece unificava le droghe e differenziava il reato di spaccio tra ordinario 6-20 ANNI) e lieve (1-5 ANNI).
Primo Problema, le droghe pesanti: chi con la G-F si è preso il minimo di 6 anni adesso con la J-V dovrebbe vedersela aumentare a 8 anni.
Secondo Problema, le droghe leggere: in questo caso il minimo di pena per la G-F corrisponde al massimo di pena per la J-V. Chi ha subito una condanna di spaccio per droghe leggere dal 2006, adesso ha l’occasione di ricorrere per farsi abbassare la pena.
In un caso e nell’altro le parti in un processo possono chiedere ricorso per chiedere di aumentare le pene (Pubblico Ministero) o ridurle. Ad oggi sono detenute in carcere per violazione dell’art.73 DPR 309/90 ben 24.273 persone al dicembre del 2013 e che questa cifra non è mai scesa sotto le 23.000 unità con punte di oltre 28.000, potete immaginare quanti ricorsi ci saranno e il delirio giuridico-processuale che ne seguirà.
Una bomba atomica sulla Giustizia italiana. E’ questo che volevate? Forse sì .
Lasceremo tutto all’arbitrio dei giudici, bel modo di fare le leggi.
Con il nuovo DL si riformula l’art 24 ter, al comma V non distingue tra droghe pesanti e leggere e se questo nell’ottica della G-F poteva essere coerente con l’impianto della legge che non differenziava in toto le due situazioni invece adesso ci sarà una differenza di legge in termini di pena tra pesanti e leggere che verrà meno però per le ipotesi di lieve entità. Quindi converrà spacciare in piccole quantità droghe pesanti perchè le pene sono uguali per lo spaccio di piccole quantità anche di droghe leggere.
Vi ho tenuto la ciliegina per la fine.
Terzo problema. In questi anni ci sono stati molti condannati per il traffico di 500 sostanze che non c’erano nelle tabelle del 2006 e che sono state aggiunte nel corso degli anni . Ora cosa succederà a loro? Succederà che saranno liberi e avranno anche ragione nel fare causa allo Stato. Ecco dove ci ha portato la malafede e l’ incompetenza di certi politici e legislatori.
Uno Stato ingiusto forte coi deboli e debole coi forti, inoltre sono degli ipocriti patentati: per esempio in molte regioni italiane, tutti i partiti hanno votato l’uso della cannabis terapeutica dall’UDC, alla LEGA a FI, al PD a NCD e a livello nazionale continuano a far finta di niente.
Ma siete differenti a seconda se state in un consiglio regionale o in parlamento?
Avete programmi politici opposti all’interno dello stesso partito?
E poi perchè nelle questioni diritti civili e nella questioni inerenti agli stupefacenti, il PD ha lasciato tutto in mano al NCD ?
La verità è che siete schiavi delle vostre poltrone e succubi dei vostri accordi di governo e di maggioranza. Il PD ha depositato delle proposte di legge in merito alla depenalizzazione alla Camera e al Senato ma evidentemente devono restare nei cassetti o essere solo “marketing elettorale” perchè poi sulla questione ponete la fiducia e fine delle discussioni.
Ma chi nel PD ha depositato queste proposte come si sente a vedere la materia così delicata affidata di nuovo a Giovanardi? Per la seconda volta!! Ma non vi viene un sussulto d’orgoglio? Potete anche voi dire al NCD che se non votano “qualcosa di sinistra”, se ne possono andare a casa!
No evidentemente NO
In ultimo mi rivolgo a chi ha proposto di far tornare la cannabis in tabella 1 (quella delle droghe pesanti), mi rivolgo per esempio alla senatrice Bianconi NCD.
Un recente reportage de Il Fatto Quotidiano riporta numeri drammatici sulla diffusione dell’alcolismo che oggi in Italia può iniziare a 11 anni! E’ causa del 45% di incidenti stradali e ci sono circa 8 MILIONI DI ITALIANI a rischio dipendenza. E’ la terza causa di morte nel nostro paese! E allora quando mettiamo almeno i super alcolici in tabella 1?
E quando ci mettiamo anche il gioco d’azzardo? Perchè è la prima causa di ricovero nei centri anti dipendenze, perché ovunque troviamo macchinette per il gioco e slot machine?
Il problema, Governo e Maggioranza, è che a causa della vostra incompetenza, della vostra ipocrisia, della vostra malafede siete così dannosi per questa nazione che in Tabella 1 dovete finirci anche voialtri.
Per questo dichiaro il voto contrario a questa ennesima e antidemocratica fiducia di questo Governo.
Alberto Airola, portavoce M5S al Senato – Commissione Giustizia



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