Interpellanza Simeoni-Vacciano sul raggiungimento di obiettivi di qualità delle acque superficiali

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I Portavoce M5S al Senato Ivana Simeoni e Giuseppe Vacciano hanno depositato un’Interpellanza al Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare per conoscere le linee programmatiche che questo Ministero intenderà adottare per realizzare ,entro Dicembre 2015, gli obiettivi di qualità delle acque superficiali (mari, fiumi e laghi); questi obiettivi sono previsti dalla direttiva quadro europea 2000/60 sulle acque (Water Framework Directive).
In Italia la situazione attuale mostra, anche grazie alla reportistica e studi effettuati da associazioni ambientaliste come Legambiente, un’insalubrità abbastanza consistente delle acque superficiali italiane sia in termini di qualità ecologica del corpo idrico che del loro stato chimico. Si evidenzia innanzitutto l’attuale disomogeneità dei controlli effettuati sui corpi idrici e della loro inefficacia ,come testimonia anche la facilità con cui si effettuano sversamenti illegali nelle acque come successo nel lago di Paola a Sabaudia.
In questo caso in particolare, la superficie del lago di Paola si è ricoperta di uno spesso strato di schiuma dovuto alla presenza di tensioattivi (saponi) sversati illegalmente; ancora una volta è manifesta la propensione delle attività illecite (leggasi criminali) alla distruzione dell’ambiente naturale dei territori. A tal proposito ricordiamo che difendere l’ambiente naturale e gli ecosistemi ,oltre che la qualità dell’aria e dell’acqua, significa difendere la qualità della vita umana cioè la salute; il diritto alla salute non è solo inteso come diritto di accesso alle cure sanitarie ma soprattutto dovere dello Stato di tutelare la salute della popolazione con tutti i mezzi che esso ha a disposizione.
Nell’Interpellanza si chiede al Governo quali sono le linee programmatiche in serbo per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla legge quadro europea in materia, dal momento che ,secondo gli studi effettuati, nell’anno 2012 si era ancora molto lontani dall’affermare di essere sula giusta strada; i dati infatti risultano allarmanti riguardo invece al progressivo peggioramento dello stato di salute delle Acque Superficiali.