Fondi europei: economista Perotti dà ragione al Movimento 5 Stelle e a Beppe Grillo

fondieuropei.jpgL’indignazione a orologeria dei partiti sul tema delicato dei fondi strutturali europei viene smentita clamorosamente da Roberto Perotti, economista e docente della Bocconi di Milano nonchè ex consigliere economico di Renzi che intervistato su “Il Fatto Quotidiano” sostiene su tutta la linea la posizione del Movimento 5 Stelle e di Beppe Grillo.
La sua conclusione è persino più radicale, nel momento in cui mette in luce, dati alla mano, la grande quantità di fondi europei che “vanno a finanziare corsi di formazione regionali dai risultati inesistenti”. La bocciatura per Perotti è anche per la parte dei fondi destinata alle imprese in rampa di lancio (le start up), gestiti, a dire dell’economista, da burocrati senza nessuna esperienza nel privato.
Il docente si esprime direttamente sulle dichiarazioni di Beppe Grillo e afferma lapidario: “ha ragione da vendere, sono solo soldi che alimentano la mafia, ma non solo: una mangiatoia pazzesca per sindacati, assessorati regionali e provinciali. La metà si occupa solo di gestire questi fondi”. Interessante notare, peraltro, che non si tratta certo di sostegno di parte politica, figurando Perotti in passato tra i consiglieri economici di Matteo Renzi. La soluzione secondo Perotti è teoricamente alla portata. Prendendo come dato di fatto che l’Italia è finanziatore netto della Ue, sarebbe un buon passo in avanti “rinunciare ai fondi – che ci costano 5-6 miliardi di euro l’anno – e in cambio diminuire per lo stesso importo gli stanziamenti che diamo al bilancio europeo. L’effetto netto è zero” e le risorse così liberate potrebbero essere investite per attività produttive e di stimolo ai consumi depressi”.