Santangelo (M5S), delegazione parlamentare al Consiglio d’Europa ostaggio della maggioranza

sandro gozi 3-2.jpg “La Delegazione parlamentare italiana al Consiglio d’Europa è ostaggio del suo ex presidente, Sandro Gozi, e della forza politica di maggioranza, il Partito Democratico, che non ha ancora deciso cosa fare, bloccando di conseguenza i lavori della delegazione”. Con queste parole, oggi in Aula il senatore del Movimento 5 Stelle Vincenzo Maurizio Santangelo, vice presidente della Delegazione parlamentare italiana al Consiglio d’Europa, ha denunciato la situazione di stallo della delegazione, che ieri per la quarta volta dal 2 luglio è stata convocata a vuoto, poichè gli altri componenti non si sono presentati.
La delegazione parlamentare italiana è bloccata dal 2 luglio, data in cui l’allora presidente, Sandro Gozi del Pd, si dimise a seguito delle sollecitazioni dello stesso senatore Santangelo. L’intento del portavoce del Movimento 5 Stelle era quello di porre fine all’ennesimo caso di cumulo di incarichi. Il 28 febbraio 2014, infatti, il deputato Sandro Gozi era stato nominato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle politiche europee nel Governo Renzi. Incarico che, dunque, si è sommato per oltre 4 mesi alla carica di presidente della Delegazione italiana al Consiglio d’Europa, con derivanti conflitti di interessi.
“Per eliminare l’impasse in cui si trova la Delegazione – propone Santangelo – si potrebbe, con un’operazione di buonsenso, stabilire un numero massimo di convocazioni dopo le quali si dovrebbe procedere a prescindere dal numero legale, in modo tale da bloccare queste operazioni di ostruzionismo inaccettabile, perché una Commissione non può essere ostaggio di una sola forza politica, ma deve essere rappresentativa di tutte le altre forze politiche che vi partecipano”.