Renzi l’uomo dei no. M5S fuori dall’Aula ma presenti in Senato giorno e notte

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Abolizione del Senato? Bocciato! Elettività del Senato? Bocciato! Riduzione del numero dei parlamentari? Bocciato! E poi ancora no, no, no. Sono oltre 2000 i no che questa maggioranza ha detto agli emendamenti presentati al Senato per la riforma costituzionale. E non è ancora finita.
Questo è il metodo di Renzi, “l’uomo del dialogo”? Parla davanti alle telecamere di apertura; dice che le riforme si fanno in maniera condivisa e che non si sbattono in faccia all’opposizione, e poi agisce nel segreto delle stanze di Palazzo per bloccare ogni proposta.
I senatori del M5S hanno deciso di uscire dall’aula per opporsi con l’ultimo mezzo democratico ad una gestione vergognosa del Dl di riforma costituzionale da parte di Grasso, presidente del Senato. Il gruppo parlamentare rimarrà regolarmente in servizio in Senato dalle 9:30 alle 24, rispettando la tabella di marcia ufficiale, sabato e domenica compresi.
Se i senatori hanno scelto, per coerenza, di non presenziare nemmeno al voto del Dl svuotacarceri, è perché il Governo Renzi ha imposto anche su quello la fiducia, ed il voto contrario avrebbe avuto un valore del tutto simbolico.
L’obiezione di coscienza del M5S non è un atto di pancia, ma un grido disperato ai cittadini, una pacifica resistenza per i diritti delle opposizioni e contro questa scellerata riforma.