Salviamo le acciaierie di Terni dai tagli Thyssen

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Il piano industriale di Thyssen-Krupp per l’Acciaieria Speciale Terni (Ast) è irricevibile: prevede infatti 550 esuberi in cinque anni, cui vanno aggiunti circa 400 dipendenti dell’indotto. In pratica una perdita di circa mille posti di lavoro che rappresenterebbe una catastrofe per il territorio umbro. Ecco perché i deputati M5S hanno interrogato in aula sul tema il ministro del Lavoro Giuliano Poletti con un question time a prima firma della deputata umbra Tiziana Ciprini.

Persino il governo ha ammesso che il piano non è chiaro. E a ciò si aggiunge l’arroganza dei vertici dell’azienda tedesca che pochi giorni fa hanno sciolto unilateralmente il contratto integrativo dei dipendenti e hanno fatto sapere che i contratti interinali non verranno rinnovati.

La tensione tra i lavoratori e sul territorio ternano rimane fortissima. Il sito siderurgico umbro dà lavoro a circa 2.800 dipendenti (5mila con l’indotto) e produce oltre un milione di tonnellate di acciaio Inox all’anno, rappresentando circa il 15% del Pil regionale. Dunque si tratta di un patrimonio da preservare a tutti i costi e il governo deve muoversi subito per agevolare una soluzione positiva della vicenda.