Crisi Italo-Ntv: indegno Gasparri, gioca sulla pelle di 300 lavoratori a rischio

italo.jpgLa situazione di “dura ristrutturazione” in cui si trova la società Ntv non può che creare una forte preoccupazione in tutti noi. In primo luogo perché pare che a pagarne le conseguenze saranno come sempre i lavoratori della società. Il triste teatrino che sta andando in scena tra il Vice presidente del Senato Gasparri e la dirigenza di NTV non tiene infatti conto delle 300 persone che apprendono dai giornali scenari ancora incerti sul proprio futuro. È quanto meno indegno che il vice presidente del Senato si permetta di entrare a gamba tesa negli affari di una compagnia di trasporto privata.
Quello che è certo è che questa singolare bagarre ci ricorda come in realtà gli affari legati all’alta velocità siano spesso connessi a quella politica che ben si trova a parteggiare per chi negli anni ha certamente lucrato
su una posizione di monopolio.
Quando Fs Spa fissò le tariffe di utilizzo dei binari dell’alta velocità (detenuti da RFI ma pagati con i sodi di tutti) ha valutato che con quei soldi avrebbe dovuto finanziare la manutenzione delle linee esistenti e le tratte in perdita? O forse, come sosteniamo da tempo, le Linee ad Alta Velocità sono pozzi senza fondo in cui vengono dissolti i fondi pubblici che dovrebbero essere utilizzati per servizi più utili per la comunità.
Dal Movimento 5 stelle Senato arriva quindi una forte denuncia, nei confronti della politica dei trasporti perpetrata dai governi che si sono succeduti, da ultimo il governo Renzi e un accorato appello affinché non solo non si lascino centinaia di lavoratori in balia di schermaglie che poco centrano con la serietà che dovrebbero garantire le istituzioni repubblicane ma, a maggior ragione in questo momento storico, che si imbocchino finalmente i binari di una corretta programmazione delle azioni urgenti da realizzare affinchè tutti i cittadini possano usufruire di un servizio ferroviario certo ad alta puntualità piuttosto che puntare alla velocità e alla precarietà.
Movimento 5 Stelle Senato
Commissione Trasporti e Lavori Pubblici