Comparto sicurezza, difesa e soccorso:
le soluzioni del M5S. Ma i partiti che fanno?

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Ieri circa 120 rappresentanti del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, hanno partecipato all’incontro con una delegazione dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle composta da Eleonora Bechis, Luigi Di Maio, Luca Frusone, Roberta Lombardi e Dalila Nesci. I portavoce hanno illustrato le loro proposte per risolvere i problemi immediati di cui le varie forze soffrono, a partire dalla questione inerente il tetto salariale, ma, soprattutto, è stata un’occasione per ascoltare tutti i rappresentanti di polizia, carabinieri, guardia di finanza, corpo forestale, vigili del fuoco, esercito, aeronautica, marina, polizia penitenziaria e guardia costiera.
Oggi i portavoce del MoVimento hanno presentato in commissione Affari costituzionali una serie di emendamenti per superare le difficoltà manifestate dalle diverse componenti del comparto. Proposte che prevedono, ad esempio, lo sblocco di stipendi e carriere attingendo risorse dal gioco d’azzardo e l’utilizzazione di beni demaniali e confiscati per allocare caserme, commissariati e stazioni, in modo da liberare denari da reinvestire sul personale.
Il MoVimento 5 Stelle propone soluzioni, ora sta ai partiti non voltare le spalle a chi difende il territorio e la popolazione del Paese, e appoggiare i nostri emendamenti per risolvere i problemi immediati del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, prima di affrontare, in maniera pienamente democratica, costruendo un percorso condiviso che parta “dal basso”, le questioni più ampie sul riordino del comparto.
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