Jobs Act: non saremo complici di questa farsa

ford.jpg Ieri il governo ha presentato un emendamento sostitutivo all’articolo 4 del Jobs Act in cui si parla di contratto a tutele crescenti, demansionamento e controlli a distanza. Oggi, su questo articolo, il governo ha bloccato il dibattito parlamentare invitandoci al ritiro di tutte le modifiche al testo e imponendo, di fatto, la sua linea politica.
Il governo ha preferito parlare ampiamente di questa riforma con la stampa e TV, ma si è guardato bene dal farlo con la Commissione Lavoro. Quando oggi abbiamo chiesto che cosa intendessero esattamente per ‘tutele crescenti’, il presidente Sacconi ha finalmente tirato fuori la parola ‘articolo 18’ che mai era stata pronunciata nelle numerose sedute di Commissione.
Il vero progetto del governo è chiaro: lo stravolgimento dello Statuto dei lavoratori ed in particolare dell’art. 18, affondando definitivamente il diritto al lavoro non supportato da un adeguato sistema di welfare.
Il Movimento 5 Stelle, sempre disponibile al dibattito parlamentare, si rifiuta di essere complice di questa farsa chiamata Jobs Act, una delega lavoro che non è altro che una delega in bianco, scritta senza consultare i diretti interessati, cioè i lavoratori e le parti sociali.
Per noi si tratta di una legge che non crea lavoro e non modifica nulla nell’immediato e che ci viene imposta togliendo la facoltà al Parlamento e alle opposizioni di dialogare su una materia tanto delicata e cruciale come quella del lavoro. Per protesta abbiamo dichiarato la nostra volontà di non far parte di questo teatrino ignobile e abbiamo abbandonato l’Aula dopo le nostre dichiarazioni di sdegno.
Movimento 5 Stelle Commissione Lavoro Senato