Al condannato Berlusconi la scorta la pagano ancora i cittadini!

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Come è noto, Silvio Berlusconi nonostante sia stato condannato in via definitiva per frode fiscale, continua a percepire ad oggi un vitalizio di circa Euro 8.000,00 al mese da parte dello Stato Italiano. Dunque, direttamente dai cittadini.
Come lui anche Marcello Dell’Utri, Cuffaro, ecc., tutti stipendiati ad oggi con i nostri soldi.
Ad una richiesta presentata dal M5S nelle Aule parlamentari, tesa a tagliare ed eliminare stipendi ed indennità per i politici condannati, la Maggioranza (PD e FI) ha votato contro. Ma non solo. C’è, infatti, di più.
Silvio Berlusconi, continua a girare indisturbato per le vie del Paese a nostre spese con auto blindate e decine e decine di uomini di scorta pagati direttamente con le tasse dei cittadini. Inoltre, tutte le sue abitazioni private, incluso Palazzo Grazioli, noto più per i festini che per altro, sono rigorosamente presidiate da decine di carabinieri.
Provate a passare da Palazzo Grazioli, e vi renderete conto da soli.
Tale privilegio, evidentemente ad personam, è frutto di un Decreto Legge (atto quest’ultimo previsto per fronteggiare uno stato d’urgenza.. mha!!) presentato dall’allora ex Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi e di un successivo atto legislativo del 2006 (entrambi ad oggi purtroppo in vigore…) che hanno consentito in sostanza a Berlusconi di far assumere direttamente a spese dallo Stato gran parte dei componenti (circa 40) della sua scorta privata (alcuni ex dipendenti di sue aziende private) e di mantenere e garantirsi tale privilegio per tutta la sua vita. Dunque, anche successivamente alla cessazione di ogni sua carica istituzionale o pubblica. Costo dell’operazione pari a Euro 2,5 Milioni di Euro annuo.
Naturalmente, il M5S ha depositato in merito un’interrogazione parlamentare a prima firma Giarrusso con atto n. 4 – 01716, pubblicato nella seduta n. 195 del 19.02.14 con il quale sono state poste le seguenti domande:
– quali iniziative legislative il Governo intenda adottare al fine di rivedere la normativa che consente agli ex premier di usufruire del servizio di scorta successivamente alla fine del proprio mandato;
– quali interventi urgenti intenda intraprendere per rivedere il sistema della protezione del Presidente del Consiglio dei ministri, anche alla luce delle esigenze di contenimento della spesa pubblica;
– se non si intenda accogliere l’appello del Copasir che ritiene occorra attribuire il compito di protezione del Presidente del Consiglio dei ministri alle forze dell’ordine sulla base di quanto stabilito dal Ministero dell’interno e dagli altri organi competenti;
– quali siano i motivi per cui, nonostante sia scaduto nel novembre del 2012 il periodo di 12 mesi previsto per il mantenimento della scorta, non si sia provveduto a rimuovere il servizio di protezione al signor Silvio Berlusconi, ma piuttosto a garantirla con una deroga.
Ad oggi alcuna risposta da parte della Maggioranza (PD e FI) è mai pervenuta.
Chiediamo, dunque, al Sig. Silvio Berlusconi di rinunciare espressamente e volontariamente a tale privilegio in favore dei cittadini italiani.
E chiediamo a Renzi perché vuole continuare a mantenere questi privilegi, di cui gode Berlusconi, a spese dei cittadini italiani?