Fuori dall’euro, per un’Italia a 5 stelle!

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Il M5S ha un programma in continua evoluzione, sempre più particolareggiato, ed è giusto così. Ma Beppe Grillo, durante la tre giorni del Circo Massimo, ha detto qualcosa di molto importante: “Dobbiamo concentrarci su due o tre cose fondamentali!”. È una questione di priorità. Prima un salvagente a chi questa crisi economica infinita la sta pagando già oggi – come dimostrano i dati sulla povertà assoluta in Italia -subito dopo l’Italia 5 Stelle che tutti i parlamentari hanno presentato in uno degli eventi politici più partecipati di sempre.
Quali sono, allora, i due punti fondamentali che distinguono il M5S da qualunque altra forza politica?
Il reddito di cittadinanza e l’uscita dall’euro.
Sono le fondamenta grazie alla quali l’Italia, riconquistando la sua indipendenza, può risollevarsi dalla depressione economica, sociale e culturale in cui sta agonizzando. L’Italia 5 Stelle ci aspetta dietro l’angolo, ed è un Paese dove il lavoro abbonda ma non è che una parte della vita delle persone, dove la crescita non è più un ricatto ma il presupposto di migliori condizioni di vita per i cittadini. Lavoro, sostenibilità, ambiente, democrazia, Costituzione sono le parole decisive per uscire da un incubo durato decenni e “riveder le stelle”.
Reddito di cittadinanza ed uscita dall’euro sono legati come gemelli siamesi. Non è possibile l’uno senza l’altra.
Vediamo allora come il M5S vuole uscire dall’euro coinvolgendo i cittadini, informandoli, rieducandoli alla democrazia.
Beppe Grillo, dal palco del Circo Massimo, ha previsto tre tappe:
Una legge di iniziativa popolare per indire un referendum consultivo di indirizzo sull’uscita o meno dall’euro (il referendum consultivo non è previsto dall’ordinamento italiano ma fu realizzato nel 1989 per consultare i cittadini sul potenziamento delle istituzioni europee, grazie ad una legge costituzionale specifica; il tutto può essere ripetuto, oggi, per ridiscutere questa Europa della finanza imposta negli anni ’90 senza nessuna ulteriore consultazione popolare).
La pressione dei nostri 150 parlamentari e di milioni di cittadini perché questa legge di iniziativa popolare non sia ignorata e si trasformi in legge dello Stato, aprendo le porte al referendum consultivo e costringendo alla coerenza partiti schierati contro l’euro come Lega, Fratelli d’Italia e alcuni parlamentari di Forza Italia.
Il referendum consultivo vero e proprio sull’euro.
Alla fine di questo percorso profondamente democratico – che il M5S arricchirà di eventi informativi, partecipazione, dibattiti – il Governo a 5 stelle avrà la legittimazione popolare per decidere delle sorti dell’euro e dell’Italia.
Solo fuori dall’euro e dai suoi assurdi vincoli di bilancio il reddito di cittadinanza potrà trasformarsi in un programma di sviluppo sociale, economico e culturale. Ripenseremo insieme il lavoro, gli investimenti pubblici, il nostro modello di sviluppo, riappropriandoci della sovranità democratica e di una politica industriale che a questo Paese manca da troppo tempo.
Quello del MoVimento 5 Stelle è allo stesso tempo un progetto e un sogno. Non si tratta però del sogno europeo imposto da burocrati non eletti e che presto si è trasformato in un incubo. I cittadini non devono più dormire. Quello a 5 stelle è un sogno ad occhi aperti, consapevoli che insieme, da comunità, ce la possiamo fare. In alto i cuori, riprendiamoci la sovranità!