Legge Stabilità: ecco la dura realtà dell’ISTAT, altro che tweet ottimisti!

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Chissà se la Legge di Stabilità che esce stasera tiene conto delle ultime dall’Istat, che in pratica ci dice che la recessione si aggrava, il deficit è fuori controllo e gli investimenti fissi continuano a crollare. La domanda ristagna, il Paese è fermo, le alluvioni continuano e mancano solo le cavallette. Quasi quasi Renzi ci fa pena.
Infatti, mentre l’euro e i suoi comandanti tedeschi continuano a massacrare l’economia italiana, il governo renziano prepara una legge di Stabilità che dovrà nascondere veri orrori dietro i soliti tweet ottimisti rilanciati dai giornali.
La manovra sarà, infatti, piena di tasse più o meno occulte (che accadrà con la revisione delle agevolazioni fiscali?), di tagli ai servizi come la sanità e i trasporti dei pendolari (alle Regioni si chiedono 4 miliardi di risparmi!) e di bastonate sotto forma di clausola di salvaguardia (a rischio stangata persino l’IVA sui generi alimentari: che ne pensano i pensionati?).
Il M5S punta invece a rilanciare, con i suoi provvedimenti in Parlamento, la spesa produttiva, l’unica che può risollevare davvero le sorti dell’Italia.
Abbiamo presentato una proposta di legge costituzionale per allentare il vincolo del pareggio di bilancio e destinare così risorse fresche agli investimenti produttivi (cosa fa la minoranza Pd che tanto strepita, oggi, contro il nuovo articolo 81 della Carta dopo averlo votato appena due anni fa?).
Stiamo discutendo alla Camera una nostra risoluzione che chiede di destinare gli introiti delle privatizzazioni ai settori decisivi per l’economia (turismo, ricerca, banda larga ecc).
Abbiamo poi depositato una mozione contro l’ultima vergognosa novità di droga prostituzione e contrabbando conteggiati nel PIL nel disperato tentativo di rianimarlo.
Questi sono solo alcuni dei provvedimenti che il M5S prenderebbe se fosse al governo per rilanciare l’economia italiana.
Noi ci siamo, e il Paese non può più aspettare.