Renzi infila nella manovra la porcata della clausola taglia-sanità

tagli-sanita.jpg Il Presidente del Consiglio, se ha coraggio, vada in tv a dire la verità agli italiani, quella verità che ieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi ha nascosto: cioè che la sua Legge di Stabilità scarica sulle spalle delle Regioni 4 miliardi di tagli e che questi si tradurranno in tagli alla Sanità, cioè sulla carne viva dei cittadini.
La bozza presentata ieri in pompa magna dal premier nasconde una vera e propria trappola per le Regioni, la cosiddetta clausola ‘taglia-sanità’: se entro il 31 gennaio 2015 i governatori non troveranno un accordo per ripartire i 4 miliardi di spending review a loro carico, il governo potrà intervenire ‘considerando anche le risorse destinate al finanziamento corrente del Servizio sanitario nazionale’. Un vero e proprio ricatto, una porcata che lascia al governo la libertà di mettere mano anche ai fondi che normalmente sono previsti per la sanità e che rischia di mandare in tilt un Sistema sanitario nazionale già ridotto al collasso.
Questo governo ci sta truffando, spacciando per buona una manovra irresponsabile che in realtà ammazza uno dei comparti più delicati del Paese e viola palesemente il Patto della Salute che lo stesso governo aveva firmato ad agosto con le Regioni. Il Patto stanziava 112 miliardi per il 2015 e 115 per il 2016, ma ora questi soldi rischiano di sfumare via.
E tutto questo perchè? Perchè Renzi ha usato la Legge di Stabilità per poter dire di non aver sforato i margini del 3% imposti dall’Europa, anche se in realtà le coperture non ci sono, e accreditarsi così agli occhi della Merkel, facendo pagare però un conto salatissimo ai cittadini. Un’azione inaccettabile, che ancora una volta ci fa vergognare di averlo come Presidente del Consiglio.