#5giornia5stelle – sesta puntata 31/10/2014


Si torna a parlare di mafia e della Trattativa con lo Stato. Questa settimana si apre con un evento eccezionale: Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato interrogato dai giudici di Palermo che hanno “trasferito” la Corte d’Assise al Quirinale. Nessuna apertura all’esterno per rendere pubblica la seduta, come da noi richiesto.
Nell’affollata piazza siciliana, invece, Beppe Grillo al No Crocetta day parla del legame tra mafia e finanza, scatenando un putiferio tra i benpensanti. La lotta alla mafia è una cosa seria, sostengono i nostri Mario Giarrusso e Carlo Sibilia in Aula, e si è concretizzata un’altra vittoria del Movimento 5 Stelle: la revoca del vitalizio all’ex-senatore Totò Cuffaro condannato per favoreggiamento a Cosa nostra. Il resoconto di Riccardo Nuti e i video di Giarrusso e Sibilia.
Mozione di sfiducia al Ministro dell’interno: Filippo Gallinella e Alessandro Di Battista spiegano perché il M5S chiede, ancora una volta, le dimissioni di Alfano. Una sfilza di errori madornali e di inadempienze elencati dai nostri deputati punto per punto. L’ultimo caso si è verificato mercoledì pomeriggio con le cariche della polizia nei confronti degli operai che manifestavano a Roma in piazza Indipendenza contro la chiusura delle acciaierie Ast di Terni.
Ci sono volute venti votazioni a vuoto e la pressione del Movimento 5 stelle per far capire al Pd dell’impresentabile Violante che il suo nome non era eleggibile per la Corte Costituzionale. La telenovelas sull’elezione degli ultimi due giudici per la Corte Costituzionale arriva alla ventesima puntata con un colpo di scena, chiesto dal Movimento a gran voce sin dall’inizio: l’uomo del Pd Violante e quello di Forza Italia Bruno ritirano la loro candidatura. Quali saranno gli sviluppi? La nostra posizione in merito è spiegata da Andrea Cecconi.
Il disegno di Legge sulla Diffamazione arriva in Senato dove viene discusso, emendato anche dal M5S, e ottiene il via libera per tornare alla Camera. Tra i contenuti principali: lo stop al carcere per i giornalisti; l’introduzione del diritto all’oblio dei contenuti diffamanti; un rafforzamento del diritto di rettifica e l’estensione delle sanzioni pecuniarie alle testate online per chi si macchia di diffamazione. L’intervento in Aula di Maurizio Buccarella. E poi la replica di Alberto Airola all’articolo di Repubblica che parla di bavaglio e accusa: “c’è voglia di regolare i conti con i giornalisti”. Sentite cosa ha risposto il capogruppo al Senato.
Economia. “Renzi, vai contro i poteri forti, imponiti e cogli l’occasione di fare una manovra veramente espansiva per il tuo Paese! Una manovra che aiuti famiglie e imprese: reddito di cittadinanza, Eurobond, credito alla PMI, e fallo subito!” L’intervento accorato di Barbara Lezzi in aula al Senato dove è tornato il DEF dopo la correzione imposta dall’Europa. Prevede un rientro dal deficit di ulteriori 4 miliardi e mezzo di euro per il 2015.
Media e potere. Roberto Fico presenta una interrogazione su una campagna pubblicitaria della RAI che si vede in questi giorni. La tv pubblica sta mandando in onda degli spot sull’Europa che si chiudono con la frase: informare non influenzare. Il Movimento 5 Stelle, invece, pensa che siano una vera e propria propaganda a favore dell’accordo commerciale del TTIP fra Usa ed Europa. Un trattato che influenzerà anche la nostra economia. Sentite perché.
Sblocca Italia. Continua la battaglia del M5S contro il decreto soprannominato Sfascia-italia che, approvato in aula alla Camera passa ora al vaglio del Senato. I tempi per la discussione sono strettissimi e il governo metterà, probabilmente, la fiducia per ottenere l’approvazione entro l’11 novembre. L’obiettivo del M5S è mandarlo in scadenza. Massimo De Rosa fa il punto della situazione.
EVENTI DEL WEEK END
Dopo la tappa di Brescia il tour contro lo Sblocca Italia prosegue in questo lungo weekend da nord a sud. Venerdì i parlamentari saranno a Venezia in mattinata e a Matera nel pomeriggio per spiegare in quale modo il decreto Sblocca Italia che il governo vuole approvare in fretta e furia procurerà ancora più danni ambientali al paese. Trivelle, cementificazioni, false bonifiche, acqua pubblica, inceneritori… Lunedì mattina invece appuntamento a Bagnoli, dove verrà anche discusso con i cittadini il progetto di architettura partecipata per la riqualificazione del sito siderurgico abbandonato da 25 anni. Partecipate!
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