La Leopolda: Il nuovo centro per l’impiego per gli amici di Renzi

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Leopolda 2011: Luigi Zingales dichiarava: “L’Italia è governata dai peggiori: l’80% dei manager dichiara che la prima strada per il successo è la conoscenza di una persona importante, poi ci sono lealtà e obbedienza, la competenza è solo quinta“.
Matteo Renzi rincarava: “Noi vogliamo un’Italia fondata sul merito, sulla conoscenza e non sulle conoscenze“.
A distanza di alcuni mesi, ci ritroviamo Renzi Presidente del Consiglio e tutti i suoi amici sistemati o i) a dirigere enti pubblici o ii) a dirigere la Politica italiana.
Ed infatti Renzi ha piazzato:
All’Enel Alberto Bianchi, noto curatore delle Leopolde, avvocato di Matteo Renzi e Presidente della Fondazione Open (la cassaforte di Renzi che organizza eventi e manifestazioni per il premier).
A Finmeccanica Fabrizio Landi, leopoldista di tre anni fa, vicino al Premier;
All’Eni Diva Moriani, braccio destro di un finanziatore (la Intek, società di Vincenzo Manes) della Leopolda, dunque, diretto finanziatore di Renzi;
Ancora all’Eni Marco Seracini, presidente del collegio sindacale di Stazione Leopolda srl;
Alle Poste Italiane Elisabetta Fabbri, albergatrice amica di Renzi;
Alle Ferrovie dello Stato Simonetta Giordani, leopoldista annata 2011, Gioia Ghezzi, consulente di Renzi sulla legge dell’omicidio stradale e Federico Lovadina, avvocato tributarista fiorentino (guarda caso) dello stesso studio legale della Boschi – Bonifazi – Lovadina, nominato da Renzi nel 2001 nel CDA della Mercafir (dal mercato ortofrutticolo alla Ferrovie dunque)
Al Demanio Pubblico Roberto Reggi, amico di Renzi;
All’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, empolese e amica di Renzi;
Alla comunicazione di Palazzo Chigi Tiberio Barchielli, amico e compaesano di Renzi;
Al dipartimento Affari Legislativi a Palazzo Chigi Antonella Manzione, della Polizia municipale di Firenze;
Alla Vice presidenza dell’interno Domenico Manzione, fratello della Antonella Manzione;
Alla commissione europea Ferdinando Nelli Feroci, pensionato, toscano ed amico di Renzi;
Alle relazioni tra Politica e alta Finanza Marco Carrai, l’uomo più potente di Comunione e Liberazione e Compagnia delle Opere in Toscana, gran tessitore e cerimoniere della diplomazia renziana con i poteri economici e della finanza;
Alla sottosegreteria Antonello Giacomelli da Prato, Roberto Nencini di Mugello, Cosimo Ferri, pontremolese, Gabriele Toccafondi di Firenze;
Alla Vice presidenza degli esteri Silvia Velo e Lapo Pistelli che fu mento del giovanissimo Renzi;
Tra i capi-dipartimento e affini starebbe per entrare (manca solo la firma) Giuliano da Empoli, presidente del prestigioso Gabinetto Viesseux di Firenze, ex assessore alla Cultura e prossimo consigliere politico del presidente del Consiglio; 
Erasmo D’Angelis capo struttura di commissione contro il dissesto idrogeologico per lo sviluppo delle infrastrutture idriche.
Che dire. La conoscenza non conta, il merito neanche, l’importante è aver conosciuto Renzi o essere andati alla Leopolda.