Stabilità: M5S al lavoro per le imprese

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Mentre la disoccupazione esplode e i fondamentali economici del Paese continuano a sprofondare, il M5S ha dato prova di concretezza nel lavoro di opposizione e di correzione della legge di Stabilità alla Camera.
La prima grande vittoria ottenuta è stata l’estensione al 2015 della possibilità per i fornitori della Pa di compensare i crediti verso lo Stato con le cartelle esattoriali Equitalia. Avremmo voluto che il meccanismo previsto dall’emendamento di Mattia Fantinati diventasse stabile una volta per tutte. Ma la storia non finisce qui e abbiamo un altro anno di tempo per arrivare al risultato definitivo.
Per garantire un risparmio al Servizio sanitario nazionale e alle famiglie, abbiamo fatto passare la vendita in via sperimentale, per un biennio, dei farmaci monodose. Grazie all’emendamento di Giulia Grillo, diminuiranno le confezioni di medicine che finiscono, scadute, nella spazzatura.
Il M5S ha poi ottenuto una moratoria per il prossimo triennio delle rate di mutui e finanziamenti, sulla quota capitale, per imprese e famiglie. La modifica, a prima firma Francesco Cariello, sembra già piacere agli istituti di credito.
Un’altra misura a favore delle Pmi riguarda il salvataggio delle agevolazioni 2013-2014 godute dai datori di lavoro per le assunzioni di disoccupati iscritti alla lista della “piccola mobilità” fino al dicembre 2012. La misura costa 35,5 milioni e con Gessica Rostellato abbiamo fatto tirare un sospiro di sollievo soprattutto agli imprenditori del Nordest, vittime come tutti dell’incertezza normativa e regolamentare dello Stato.
Grazie a Davide Crippa abbiamo fatto passare un finanziamento da 5 milioni per software e hardware open source nel settore FabLab (stampanti 3D). Al di là della cifra, quello che conta è il principio. Per la prima volta lo Stato dà un sostegno concreto a un settore produttivo virtuoso e sostenibile, un comparto del futuro.
Infine, tra le altre misure salienti del M5S passate in Stabilità, c’è l’incentivo voluto da Federico D’Incà ai Comuni che aiutano l’amministrazione centrale nella lotta all’evasione. I sindaci che si danno da fare potranno intascare il 55% del riscosso tra tributi e sanzioni.
Ecco una prova concreta di quello che ogni giorno il MoVimento 5 Stelle fa per il Paese e soprattutto per i piccoli e medi produttori italiani. Certo, avremmo voluto una #finanziAriabuona, diversa e alternativa a quella del governo che subisce i diktat dell’euro e della Germania.
Ci arriveremo. In alto i cuori!