Il video che sbugiarda Salvini: la Lega inaugura il piano nomadi di Alemanno

maroni_salvini.jpgAlla denuncia del Movimento 5 Stelle che ha smascherato la Lega Nord sui soldi dati ai campi nomadi, Matteo Salvini risponde mentendo. Abbiamo dimostrato che l’allora ministro degli interni Roberto Maroni ha finanziato con decine di milioni di euro il business dei campi nomadi in tutta Italia.
Per “Felpa nella Notte” invece, quei 60 milioni di euro erogati a livello nazionale di cui 32 milioni solo per il Lazio e Roma, servivano per “effettuare sgomberi”. Decine di milioni di euro per effettuare sgomberi? Ruspe d’oro? Salvini mente spudoratamente. A testimoniarlo c’è anche un video.
Il ministro leghista Maroni oggi presidente della Regione Lombardia dove è stata assunta per chiamata diretta la fidanzata di Salvini, il 31 luglio 2009 insieme all’allora sindaco di Roma Alemanno e al prefetto di Roma Pecoraro, si recò al campo nomadi di Salone per presentare il “piano nomadi” della Capitale d’Italia. Proprio quel progetto è finito al centro dello scandalo Mafia Capitale. “Il modello italiano sarà esportato in tutta Europa” esultò Maroni. Chissà a quale si riferiva.
Ma facciamo un importante passo indietro. Quel progetto che Maroni finanziò con decine di milioni di euro, era il frutto del decreto emergenziale da lui firmato il 21 maggio 2008. Un decreto nato sulla scia delle tensioni e dei fatti accaduti nel campo nomadi della zona di Ponticelli a Napoli, con gli incendi e gli “scontri” fra la popolazione del quartiere e i nomadi che vennero trasferiti e scortati dalla polizia.
La politica ha sempre usato e fomentato le “emergenze” (rifiuti, profughi, etc.) come scusa per non risolvere i problemi e trovare l’occasione per compiere ruberie insieme alle mafie. Lo ha rilevato Un giornalista spagnolo di El Pais che nel suo articolo pubblicato il 1 febbraio 2009 scrisse parole che oggi risuonano profetiche e ci possono aiutare a capire il filo che lega mafie e politica.
Così Miguel Mora:”Alcuni tentarono di dipingere i fatti come una rivolta popolare contro i gitani, come una spontanea battaglia tra poveri, però a Napoli tutto il Mondo sa che si trattò di un’altra cosa: un fatto di Camorra (…) Il fatto fondamentale è che sopra alcuni terreni occupati dagli accampamenti illegali bruciati in maggio, il Comune di Napoli avrebbe deciso di costruire il Palaponticelli, uno spettacolare intervento urbano dichiarato d’interesse pubblico nel giugno 2007 per la giunta del sindaco del Partito Democratico, Rosa Russo Iervolino (ex ministro dell’Interno) (…)Il costo è di 200 miloni di euro, a carico del promotore privato”.
La vicenda si commenta da sè.