Anticorruzione: così Renzi ha insabbiato le leggi M5S per 9 mesi

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La memoria è importante per capire ogni accadimento e fatto politico. Qualche giorno fa il governo Renzi, che utilizza la decretazione d’urgenza per ogni provvedimento, di fronte all’ennesima emergenza corruzione emersa con l’inchiesta Mafia Capitale, che vede direttamente coinvolto il suo PD, ha pensato bene di riproporre alle Camere indovinate cosa? Un disegno di legge.
In questo modo i veti parlamentari di Ncd e Forza Italia e del Pd, tutti coinvolti nell’inchiesta romana, bloccheranno questo pur timido provvedimento e il Patto del Nazareno tra il condannato Berlusconi e lo stesso Renzi sarà salvo.
Del resto da oltre 9 mesi il Parlamento avrebbe potuto discutere di disegni di legge come quello del M5S che lo stesso Procuratore Nazionale Antimafia ha giudicato più convincenti.
Ripercorriamo le date di nove mesi d’insabbiamento delle leggi anti-corruzione da parte di Renzi.
-Il 22 aprile 2014 il M5S chiese con Mario Giarrusso di calendarizzare urgentemente la legge anti-corruzione comprensiva anche della reintroduzione del reato di falso in bilancio, dell’inasprimento delle pene per la corruzione e per la concussione, della cessazione della decorrenza dei termini di prescrizione, della interdizione perpetua dai pubblici uffici, della incapacità perpetua di contrarre con la P.A. in caso di condanna, della possibilità di incidere sul fenomeno corruttivo anche nel settore privato in materia di appalti, ecc. Insomma un vero e proprio serio pacchetto di norme anticorruzione.
-Il 13 maggio 2014 il Senato, su proposta del Movimento 5 Stelle, votò la discussione urgente delle norme anti corruzione, precisamente della legge 847 a prima firma Enrico Cappelletti (M5S) che prevedeva l’innalzamento delle pene e il contestuale aumento dei tempi di prescrizione per questi gravi reati.
-Il 27 maggio 2014, il Presidente Grasso dichiarò in Aula al Senato che l’esame della legge contro la corruzione presentata dal M5s ed altre (tra i quali anche un disegno di legge presentato proprio da Grasso) sarebbe iniziata il 10 giugno.
Intanto il Governo Renzi cosa ha fatto di concreto?
Allarmato che potesse davvero prendere piede la discussione parlamentare che vedeva il Movimento 5 Stelle protagonista e Forza Italia e Berlusconi tagliati fuori, per esser fedele al Patto del Nazareno Renzi dichiarò: “ci penserà il Governo con un decreto” . Nel frattempo il governo mise in campo una nuova urgenza parlamentare: sfasciare la Costituzione, fingere di abolire il Senato, togliere il diritto di voto ai cittadini, ecc. Insomma ricorderete bene il tormentone dell’estate…
-Il 12 giugno e poi il 7 agosto il Movimento 5 Stelle incontro’ direttamente il Ministro Orlando proponendo che si iniziasse subito la discussione delle proposte già depositate in Parlamento. Niente da fare. Da Renzi e dal suo PD un vero e proprio muro.
Il 17 giugno alla presenza del vice presidente della Camera Luigi Di Maio e delle associazioni anti corruzione Libera- Riparte il Futuro e Trasparency International venne rilanciata la proposta di legge sull’introduzione dell’agente provocatore (il cd agente infiltrato già utilizzato per reati di droga, terrorismo, ecc.) e del Whisteblower per i reati contro la pubblica amministrazione nel nostro ordinamento giuridico. Proposta di legge M5S 1751 a prima firma Businarolo presentata il 30 ottobre 2013.
Nuovo grave silenzio da parte del Pd.
Eppure lo stesso Cantone presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ha promosso anche lui l’adozione di questo tipo di provvedimenti.
Il 9 e 10 luglio intervennero a sostegno dell’immediata calendarizzazione delle leggi anti-corruzione proposte dal M5S e anche altre forze: Dario Fo, Libera-Riparte il Futuro, Salvatore Borsellino, Ferdinando Imposimato, Adusbef.
Nuovo muro di gomma da parte del Pd e di Renzi.
Da giugno fino alla scorsa settimana, in Aula al Senato il Movimento 5 Stelle propose decine di volte di mettere in votazione la calendarizzazione dell’anti-corruzione.
PD, LEGA, FI hanno sempre votato NO!
Poi è arrivata #mafiacapitale.