Nel trattato col Montenegro si nasconde un regalo a Terna

italia-montenegro1.jpg
“Ecco l’ennesimo sopruso alla sovranità nazionale e ai cittadini: travestito con l’encomiabile finalità di far entrare il Montenegro in Europa, è stato ratificato un documento che porterà alla costruzione di un elettrodotto di 415 km che collegherà Tivat e Pescara”. Lo affermano i deputati del Movimento 5 Stelle della Commissione Ambiente commentando la ratifica dell’accordo Italia-Montenegro.
“La ratifica, su cui abbiamo espresso un parere negativo – ha commentato il deputato del M5S Mirko Busto – è un altro esempio di accordo occulto che passa sopra le teste dei cittadini e che volutamente è lasciata cadere nel più assoluto vuoto mediatico. Solo apparentemente innocuo: i carichi ambientali delle coste e in aree protette italiane aumenteranno, in un momento in cui il nostro fabbisogno energetico è già ampiamente coperto. A chi porta vantaggi questa ennesima grande opera inutile? Porterà solo guadagni alle compagnie che si troveranno a gestire le bollette dei comuni mortali di entrambe le sponde dell’Adriatico. Solo per l’Italia, l’investimento nella costruzione sarà di 760 milioni di euro, la maggior parte dei quali investiti dalla società italiana Terna e poi ‘recuperati’ dalle tasche dei cittadini. Per questo come M5S abbiamo ritenuto esprimere un parere negativo alla ratifica”.
“Si tratta di un patto scellerato, approvato senza discussione e con soltanto la nostra opposizione, le cui basi furono già gettate dal Governo Berlusconi nel 2010” conclude ed evidenzia Busto: “Renzi prosegue imperterrito l’opera del suo predecessore, dimostrando ancora una volta che la sua linea politica è pura ipocrisia. Oltre gli annunci, di concreto rimane solo il sadismo con cui bistratta ambiente, salute ed economia del Paese, a favore di grandi lobby e interessi che recano evidenti svantaggi all’Italia”.