Tav Brescia, i posti di lavoro saranno un’illusione

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Roma, 21 gennaio 2015 – “I soldi per l’Alta Velocità tra Brescia e Padova non ci sono e quelle risorse che esistono solo su carta, tanto decantate ma senza una vera copertura, non genereranno alcun beneficio in termini di posti di lavoro ma solo nuovo caporalato e lavoro nero”. Lo affermano i deputati della Commissione Trasporti del M5S, in risposta alle affermazioni del Presidente degli industriali veneti Roberto Zuccato.
«L’alta velocità ha provocato e continua a provocare devastazioni ambientali – sostiene la portavoce veneta M5S in Commissione Trasporti Arianna Spessotto – ed è deprimente vedere come, per giustificare un’opera inutile per i cittadini ma altamente appetitosa per le tasche degli industriali, non si utilizzino mai argomentazioni precise e puntuali, ma si faccia ricorso alla più sfrenata fantasia. I 100 mila nuovi posti di lavoro, calcolati con la calcolatrice magica di Zuccato, saranno in realtà solo pochi posti, assegnati a grosse imprese che sfruttano gli operai e li tengono in condizioni lavorative indecenti. Studi autorevoli sulla scelta tutta italiana e unica al mondo del modello TAV hanno documentato l’impatto negativo dei cantieri dell’Alta velocità sul territorio, con operai specializzati provenienti per lo più dal sud Italia o dall’estero, alloggiati, a centinaia, dentro campi base, vere e proprie cittadelle militarizzate perché isolate dal territorio, dove vivono separati da tutti».
«Queste opere inutili non creano lavoro nel territorio, come invece potrebbero fare delle opere di potenziamento e velocizzazione delle linee esistenti – conclude la Spessotto – senza contare che dall’ammodernamento della linea esistente ne trarrebbero un benefico concreto soprattutto i pendolari che rappresentano la maggior richiesta di trasporto».