Expo, ispezione M5S: “Impossibile rispettare i tempi”

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Roma, 23 gennaio 2015 – Il M5S ha visitato i cantieri della Rho-Monza, un’opera ritenuta fondamentale per EXPO2015 ed evidentemente più importante della salute e della qualità di vita della popolazione. Dalle informazioni ricevute, a Paderno Dugnano, un’area probabilmente ancora più ricca di reperti di un certo valore storico ed archeologico, i lavori sul primo lotto proseguono ma la soprintendenza non ha ancora iniziato i controlli nei cantieri. Oggi abbiamo dunque inviato una lettera di richiesta informazioni alla società Serravalle Spa, concessionaria dei lavori per la realizzazione dell’asse viario Rho-Monza ed alla Soprintendenza dei beni archeologici della regione Lombardia, in merito al corretto svolgimento dei controlli per la tutela archeologica nella gestione dei cantieri dei “Lotti 1 e 2”.
Durante l’ispezione abbiamo affrontato anche la questione dei reperti ritrovati a Baranzate. Su questo abbiamo ricevuto generiche rassicurazioni ma non abbiamo potuto verificare con i nostri occhi perché non è rimasto nulla di “verificabile”. Sono state ritrovate alcune tombe di cui due recuperate intatte. Inoltre sono state rinvenute fondamenta e strutture testimonianti la presenza di un antico insediamento romano che però, non potendo essere valorizzate ed essendo già in condizioni di forte danneggiamento, sono state recuperate solo in minima parte.
«Siamo, inoltre, in attesa della risposta del Ministero delle infrastrutture all’interrogazione posta nei giorni scorsi – ha detto il vicepresidente della Commissione Ambiente alla Camera M5S Massimo De Rosa – per sapere se il progetto stralcio del lotto 1 (il così detto piano b) sia da sottoporre o meno a VIA e, in caso positivo, se non sia il caso di fermare il cantiere fino a quando gli esiti della VIA e le sue prescrizioni non siano chiare e pubbliche».

In conclusione, dall’evidenza dello stato dei lavori nei cantieri appare improbabile che i lavori possano concludersi nei tempi prestabiliti, il timore è che l’obiettivo sia la realizzazione di un infrastruttura base, sufficiente ad essere presentata nelle tempistiche di apertura dell’Expo2015, causando enormi disagi ai cittadini, posticipando dopo la chiusura di Expo, sempre qualora sussistano ancora le risorse, la realizzazione delle opere accessorie e di mitigazione.