Energia, “Dietro il libero mercato, stangata ai cittadini”

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Lo chiamano libero mercato, ma in realtà è un’ultima, ennesima, stangata per i piccoli consumatori di energia elettrica e di gas. Arriva nel decreto concorrenza la norma che elimina il regime di maggiore tutela. «Come sempre, norme di cui si conoscono bozze fino al giorno in cui diventano decreti. Questa volta il governo, con la scusa di liberalizzare il mercato, toglie garanzie ai consumatori e li spinge in una ridda di rincari e caro bollette. Alla faccia degli slogan sui tagli per i contribuenti», è il commento di Davide Crippa, vicepresidente della Commissione Attività produttive per il M5S e autore di un’interrogazione al ministero dello Sviluppo economico.
«Contestualmente al regime di maggior tutela per l’elettricità e il gas scomparirà anche l’Acquirente unico nel suo ruolo di garanzia del consumatore tutelato: ma nel libero mercato i clienti domestici pagano il 15-20% in più di quello tutelato. E allora, come verranno garantiti i cittadini, dal momento che non avranno più informazioni? E i piccoli consumatori più vulnerabili? Secondo le associazioni dei consumatori per inerzia rimarranno con il fornitore, incapaci di strappare prezzi bassi: come potranno essere protetti? Secondo Rete Imprese, poi, piuttosto che rimuovere la tutela di prezzo occorre riformare il mercato e la tutela stessa rivedendo l’attuale legame tra venditore e distributore che penalizza gli operatori che offrono servizi energetici e imponendo offerte realmente confrontabili e misurabili tra loro. Abbiamo chiesto al Mise come intende tutelare i cittadini e come garantirà la qualità del servizio degli esercenti».