Incompatibilità dei 4 senatori: la casta non si autoassolva ancora una volta

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ROMA, 24 febbraio – “Presidenti e vicepresidenti di ordini professionali e, allo stesso tempo, senatori della Repubblica. Il tutto contro la legge, che dispone come i membri del Parlamento non possono ricoprire cariche o uffici di qualsiasi specie in enti pubblici. Se domani, al Senato, la Giunta delle immunità dovesse salvare i quattro senatori, in palese incompatibilità, assisteremo all’ennesimo, insopportabile, caso di autoassoluzione della casta politica”.

Così i parlamentari del Movimento 5 Stelle che hanno inviato, attraverso la capogruppo alla Camera Fabiana Dadone, una lettera al presidente del Consiglio, al ministro della Salute, al ministro della Giustizia e ai componenti della Giunta delle elezioni del Senato per sensibilizzare le istituzioni sul caso e invitarle a prendere una posizione netta.

“L’incompatibilità dei senatori Amedeo Bianco Pd), Annalisa Silvestro (Pd), Andrea Mandelli (Forza italia) e Luigi D’ambrosio Lettieri (Forza Italia) è, secondo noi, lampante e indiscutibile dal momento sia il consiglio di Stato che la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale hanno certificato che ordini e collegi professionali sono enti pubblici non economici. Quindi, questi senatori non possono ricoprire cariche o uffici di qualsiasi specie in enti pubblici”.

“Se domani la Giunta del Senato non accoglierà la richiesta di incompatibilità avanzata dal M5S, si creerà un pericoloso precedente: rendere ammissibile che un parlamentare sia anche sia esponente o amministratore di organi dello Stato o della Pubblica amministrazione”