#Renzimente anche sul DASPO ai corrotti

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Ancora una volta le parole di Renzi vengono puntualmente smentite dai fatti. Alcuni mesi fa, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, come al solito spinto dalla sua forsennata ricerca di consenso (unico suo fine), parlando della corruzione e intervenendo sugli scandali delle tangenti Expo – Mose, pronunciava testualmente le seguenti parole: “Il punto centrale è garantire che chi viene condannato non torni più a occuparsi della cosa pubblica con un meccanismo di DASPO “. Inoltre, sempre nella stessa occasione dichiarava “personalmente un politico che viene indagato per corruzione lo indagherei per alto tradimento perchè chi prende delle tangenti tradisce il mandato, l’onore sul quale aveva giurato ” e concludeva affermando “Fanno il DASPO ai tifosi, va fatto il DASPO ai politici che prendono le tangenti: mai più “.
Il DASPO, lo ricordiamo, è una legge che consente al Questore di vietare al tifoso, ritenuto pericoloso, l’accesso a manifestazioni sportive , come andare allo stadio per assistere ad un incontro di calcio. Il divieto ovvero l’interdizione ha una durata che può andare da 1 fino a 5 anni e può essere emesso anche su semplice segnalazione ed in assenza di una vera condanna.
Secondo le parole di Renzi, dunque, bisognerebbe garantire che un condannato per corruzione venisse allontanato per sempre dalla cosa pubblica (PA). Una interdizione perpetua, insomma. Altro che il tifoso, allontanato solo per alcuni anni. Mai piu’,confermava il Premier. Addirittura, sempre secondo le parole di Renzi, i politici indagati per aver preso tangenti, andrebbero ulteriormente indagati per alto tradimento allo Stato e per aver violato il mandato sui cui hanno giurato.
Parole sante, da tradurre subito in legge, se non fosse che Renzi ha mentito.
Proprio ieri infatti, in Commissione Giustizia al Senato, dove tra l’altro non si è visto ancora nulla di concreto sul falso il bilancio, il PD ha bocciato l’emendamento n. 3.1001 del M5S a prima firma del Sen. Cappelletti che prevedeva l’interdizione dai pubblici uffici e la incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione in caso di condanna per reati di corruzione.
Un emendamento che avrebbe interdetto ed allontanato sul serio dalla cosa Pubblica tutti i condannati per reati di corruzione, di concussione, peculato, ecc. Emendamento che riproponeva, dunque, in termini legislativi proprio le parole e le buone intenzioni di Renzi. Allontanare definitivamente i ladri dalla PA, per non concedergli mai più occasione di reiterare i reati.
Invece no, bocciato. Evidentemente Renzi, quando ha invocato il DASPO per i corrotti, si riferiva solo alla loro interdizione dall’assistere dal vivo alle partite di calcio. Il risultato è che abbiamo, dunque, tifosi interdetti e tenuti lontani dagli stadi. Mentre poi continuiamo ad avere politici corrotti e condannati che governano il Paese e la PA.
Vi sembrano ancora credibili le parole di Renzi?