Dl terrorismo, “Sgalla mentì sulla Diaz, oggi è credibile?”

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Roma,9 marzo 2015 – “Reputiamo inopportuna l’audizione del dottor Roberto Sgalla alle commissioni congiunte Difesa e Giustizia della Camera. Ci domandiamo infatti quanto sia credibile una persona che, nel suo ruolo di Capo delle relazioni pubbliche della Polizia di Stato, cercò di accreditare una versione di comodo dei pestaggi della Diaz, arrivando a sostenere che le feritebrutalmente impresse nell’irruzione erano invece ferite pregresse”. È quanto dichiarano i deputati del M5S della Commissione Difesa in merito allaconvocazione – prevista per domani martedì 10 marzo 2015 – del dottor Roberto Sgalla nel ciclo di audizioni in merito alla conversione in legge deldecreto sul terrorismo e di proroga delle missioni militari internazionali.
I parlamentari del M5S ricordano come Amnesty International abbiadefinito l’irruzione alla Diaz “la più grande sospensione deidiritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale”, e che ” la presenza dell’allora capo ufficio stampa della Polizia sul luogo, nel cortile davanti la Diaz, abbia rappresentato un’implicita ammissione della consapevolezza dei vertici sull’operazione.”
Fu Sgalla in quel suo delicatissimo ruolo – proseguono i parlamentari – a farsi megafono di una versione depistante e falsa. Infatti si vollero accreditare gli ospiti della Diaz come un covo di violenti e si dichiarò che erano state rinvenute “tute nere” e “strumenti di offesa di ogni tipo”: armi, coltelli, molotov. Le “armi” erano in realtà gli attrezzi di un cantiere che stava ristrutturando la scuola, mentre le moltov vi furono volutamente portate da funzionari di polizia. Fra il materiale mostrato ai giornalisti di mezzo mondo c’era anche un giubbotto di un agente del VII nucleo, con un buco in prossimità del cuore in la polizia sostenne che l’agente sarebbe stato accoltellato e che si sarebbe salvato proprio grazie alla protezione del giubbotto. L’inchiesta ha accertato che si trattava dell’ennesima prova contraffatta”
“Avremmo volentieri anche noi ascoltato il dottor Sgalla in Parlamento – concludono i deputati del M5S – ma non in una audizione sul terrorismo, ma in una commissione d’inchiesta sui fatti del G8 che accertasse le responsabilità di chi gettò nel terrore la città di Genova e restituisse un poco di verità su quei fatti agli italiani”