Lettera a Renzi e Giannini, sulla riforma della scuola facciamo sul serio. Siate seri

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Era il 3 settembre 2014 quando un trionfante presidente del Consiglio lanciava urbi et orbi la Buona Scuola e annunciava che per l’anno scolastico 2015-2016 sarebbero stati diventati di ruolo 148 mila docenti precari. Sono passati più di sei mesi da allora, nel corso dei quali Renzi ha continuato a lanciare slogan e a fare propaganda sulla riforma dell’istruzione.

Poi, quando è venuto il tempo di tradurre le chiacchiere in fatti, il provvedimento si è arenato e sulle 148 mila assunzioni il Governo si è chiuso in un silenzio assordante.

Ora non solo sembra che il piano di immissioni in ruolo sarà fortemente ridimensionato, ma all’orizzonte si profila da parte di Palazzo Chigi un ricatto nei confronti del Parlamento: nel caso in cui non dovesse riuscire a dare il via libera alla riforma dell’istruzione in tempi brevissimi, le assunzioni dei docenti salteranno e quindi la colpa sarebbe solo sua.

Si tratterebbe di un’operazione tanto furba quanto disonesta: prima il governo procede unilateralmente, poi si schianta contro i conti della riforma che non tornano, decide di coinvolgere il Parlamento ma gli intima di correre.

Per non far saltare il piano di assunzioni bisogna prevedere due distinti provvedimenti normativi da far viaggiare con tempi e modalità differenti: uno per il reclutamento e uno per tutto il resto.

Quando ha voluto, la maggioranza è stata in grado di approvare disegni di legge in tempi brevissimi. Il lodo Alfano, ad esempio, è stato licenziato in otto giorni.

Questi propositi li abbiamo espressi a Renzi e a Giannini attraverso una lettera che potete leggere qui.pdf 

Per cui, al di là di chiacchiere e scuse, per dire di sì al piano di reclutamento basta semplicemente la volontà politica.

Ps Ricordiamo che il MoVimento 5 Stelle ha depositato una proposta di legge, costruita attraverso il confronto con il mondo della scuola, sul reclutamento dei docenti che non si limita a un piano di assunzioni, ma prevede l’immissione in ruolo di tutto il personale docente precario attraverso un piano quinquennale. Si tratta di un testo organico e completo. Sarebbe un fatto molto positivo se il Parlamento si confrontasse su questo testo per trovare soluzioni condivise.