Grandi Opere: M5S, l’indagato Burchi nel 2011 nominato dal Pd come collaudatore inceneritore Parma

inceneritoreparma.jpg“La notizia dei provvedimenti di ordinanza di custodia cautelare, emessi su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze, nei confronti di quattro persone tra cui il super manager del Ministero dei Lavori pubblici Ercole Incalza, è l’evidente nonché ormai noto problema di quello il M5S denuncia da quando si è insediato in Parlamento, ovvero la presenza di un articolato sistema corruttivo che non solo rallenta la realizzazione di importanti Grandi Opere nel nostro Paese ma che ne fa lievitare inesorabilmente il costo di circa il 40% garantendo lauti guadagni a chi facilita l’accoglimento delle pretese degli esecutori dell’opera in termini di minori controlli. Maggiori spese e un aggravio di costi per le opere pubbliche che andranno a ripercuotersi inevitabilmente sulle spalle dei cittadini onesti già vessati da una pressione fiscale tra le più alte d’Europa”. Lo dichiara Elisa Bulgarelli, senatrice del Movimento 5 Stelle membro della Commissione parlamentare antimafia. “Ancora una volta ci si ritrova a commentare l’ennesimo scandalo di sperpero di danaro pubblico mentre una parte della politica si è palesata fermamente intenzionata a non discutere le proposte per una efficacia lotta al problema della corruzione previste nel disegno di legge a prima firma del Presidente del Senato Grasso che ormai giace fermo in commissione giustizia da due anni – continua la Bulgarelli- E’ inaccettabile che gli stessi parlamentari che applaudono alle parole del discorso di insediamento del Presidente della Repubblica quando si è soffermato sulla centralità del Parlamento e dell’importanza della lotta alla corruzione siano gli stessi a votare compatti contro la richiesta di discutere con la massima urgenza il provvedimento”.
“Dalle inchieste emerge anche anche un nuovo particolare che ci riporta in Emilia-Romagna. Uno degli indagati, Giulio Burchi colui che come scrive il GIP “racconta anche al dirigente ANAS ingegner Massimo Averardi che Stefano Perotti ha assunto il figlio del Ministro Lupi”– nel 2011 era stato nominato dalla Provincia di Parma a guida del Pd Bernazzoli come collaudatore dell’inceneritore Iren di Parma”. “Sul ruolo di Burchi ora occorrerà fare chiarezza e Bernazzoli e gli esponenti provinciali del Pd sono chiamati a risponderne politicamente” continua la Bulgarelli.
“L’importante risultato raggiunto nell’operazione odierna fa bel sperare e auguro sia solo l’inizio di un percorso che conduca a restituire trasparenza e rispetto della Legge negli appalti pubblici – continua la Bulgarelli- Per questi motivi non posso che ringraziare la Procura di Firenze per come ha condotto le indagini e le donne e gli uomini delle Forze dell’ordine per l’impegno e l’immenso lavoro che costantemente profondono nello svolgimento del loro servizio. Senza dimenticare che molte volte la politica cerca di lasciarli soli e in condizione di operare con esiguità di mezzi e di risorse”.
“Auspico che con questa inchiesta si sia aperta una stagione in cui si possa fare chiarezza su ogni collegamento fra l’ormai noto “mondo di mezzo” e mondo politico e che sia data priorità alla legge anti-corruzione nell’agenda dei lavori del Parlamento. Spero inoltre il mondo politico non eserciti nessun tipo di pressione per tagliare o soffocare tronconi di indagini scomode, garantendo così che la legalità possa averla vinta nel contrasto alla corruzione, un male che insieme al cancro della mafia tengono in ostaggio il nostro Paese” conclude la senatrice del M5S.
Notizia Burchi nominato nel 2011 collaudatore inceneritore di Parma da parte della Provincia di Parma a guida Pd