Luce e Gas: stangata di Renzi contro i più poveri


Con la riforma del mercato elettrico e degli oneri nella bolletta del governo Renzi si andranno a colpire le fasce più deboli della popolazione.
Il Ddl Concorrenza prevede infatti l’abrogazione del mercato tutelato dei prezzi di luce e gas per milioni di cittadini. Di solito quando si parla di riforma ci si aspetta un sostanziale miglioramento. Ma questo governo ci ha abituati a temere le sue proposte.
Come se non bastasse l’esecutivo mira a riscrivere la tariffa di rete e delle componenti della bolletta, passando dall’attuale meccanismo progressivo ad una regressivo, che porta ad un netto peggioramento dello stato delle cose.
Ne ha parlato il M5S durante la conferenza stampa del 19 marzo, nell’aula Nassirya del Senato. In sala Gianni Girotto, senatore della commissione Attività produttive, Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori; Elio Lannutti, presidente di Adusbef; Luigi Gabriele, Associazione dei consumatori Codici; Andrea Cioffi, capogruppo M5S al Senato e il vice presidente della commissione Attività produttive della Camera dei Deputati Davide Crippa.
Nelle aule parlamentari circolano testi apocrifi riguardo il Ddl Concorrenza, il cui testo ufficiale non è stato ancora fornito al Parlamento. A pagare maggiormente i costi di questo provvedimento saranno circa 9,2 milioni di cittadini, pari al 75% dei consumatori domestici, la cui bolletta di luce e gas crescerà secondo i dati forniti dall’Aeegsi nei prossimi anni di circa il 20%. Queste famiglie domani saranno sbalzate fuori dal mercato tutelato e lanciate in pasto alle dinamiche del mercato libero, creando nuove sacche di disagio.
La modifica della tariffa e delle componenti della bolletta elettrica, invece, riguarderà circa 30 milioni di famiglie (residenti e non) e 7 miliardi di euro l’anno di costi sostenuti in bolletta elettrica. L’Aeegsi regola ancora una volta in modo eccessivo rispetto ai dispositivi legislativi – tema che il M5S ha già sollevato al Ministro dello Sviluppo in una interrogazione parlamentare urgente.
In questo modo si ostacola il sostegno e la promozione del risparmio e dell’efficienza energetica. Perché con l’appiattimento della tariffa e la cancellazione progressività rendono vani i comportamenti virtuosi di milioni di famiglie, in un contesto di già grave recessione economica. Senza contare che in questo modo si disincentiva l’impiego della Generazione distribuita.
Parole come ecobonus o certificati bianchi domani rischiano di diventare concetti vuoti e in controtendenza rispetto al perseguimento dell’obiettivo di riduzione della domanda netta di energia, senza di cui gli obiettivi definiti dalla roadmap 2050 sono difficilmente raggiungibili.
Qui il testo completo dell’intervento del portavoce M5S al Senato Gianni Girotto: Riforma-Mercato-Elettrico-e-Tariffe-Intervento-Girotto.pdf
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