M5S: il Pd sotterra definitivamente acqua pubblica e referendum

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“Il Pd sotterra definitivamente la gestione pubblica dell’acqua e dei servizi pubblici essenziali ed il relativo referendum del 2011. Lo fa respingendo gli emendamenti del Movimento 5 Stelle al decreto Pubblica Amministrazione”. Lo denuncia Giovanni Endrizzi, senatore del Movimento 5 Stelle. “Sono stati bocciati gli emendamenti del Movimento 5 Stelle che escludevano il fine di lucro nella gestione di acquedotti e inceneritori. Il Governo ha anche bocciato gli emendamenti che imponevano di risolvere la contraddizione insita nelle partecipate, dove da una lato le amministrazioni pubbliche dovrebbero perseguire il miglior servizio senza costi aggiuntivi per i cittadini, mentre dall’altro i soci privati perseguono il mero fine di lucro” spiega Endrizzi.
“In Commissione Bilancio Pd, Forza Italia, Ncd hanno anche bocciato l’emendamento che chiedeva di escludere la privatizzazione anche parziale delle reti idriche e il Governo non ha saputo spiegarne il motivo, anzi ha svelato la sua contrarietà a prevedere forme di consultazione obbligatoria dei cittadini sui servizi locali che impattano sulla salute e qualità della vita” denuncia Endrizzi.
“Le giustificazioni della maggioranza che si trincea dietro la “preminente legislazione europea” non reggono. Il referendum del 2011 era stato ammesso regolarmente dalla Corte Costituzionale, ed è stato approvato dalla nettissima maggioranza dei cittadini italiani. Quello doveva essere il criterio principale” conclude Endrizzi.